Ora i conservatori tracciano la rotta per il futuro Ue

Prove generali per una nuova Europa dei conservatori a Roma dove ieri e oggi si riuniscono ministri, europarlamentari, giornalisti, intellettuali italiani ed europei per discutere dei principali temi di attualità in vista dell'appuntamento elettorale del prossimo giugno

Ora i conservatori tracciano la rotta per il futuro Ue
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Prove generali per una nuova Europa dei conservatori a Roma dove ieri e oggi si riuniscono ministri, europarlamentari, giornalisti, intellettuali italiani ed europei per discutere dei principali temi di attualità in vista dell'appuntamento elettorale del prossimo giugno.

L'obiettivo della conferenza «The Italian Conservatism. The Future of Europe» organizzata da Nazione Futura, Fondazione Tatarella e dalla rivista «The European Conservative» è offrire idee, proposte e una piattaforma valoriale in occasione di un possibile cambio di maggioranza dopo le elezioni europee. Proprio attorno a questo punto vertono la maggior parte degli interventi da cui emerge la necessità di una maggioranza alternativa a quella attuale.

Sono tre i grandi temi su cui si dovrebbe basare una visione conservatrice in Europa e che saranno al centro della campagna elettorale: l'immigrazione, le politiche sull'ambiente, l'economia. La volontà di rivedere le attuali politiche migratorie europee, la necessità di portare avanti un ambientalismo differente da quello ideologico dell'Ue e la priorità di politiche comunitarie in economia diverse da quelle attuali. Proprio sulla necessità di un conservatorismo verde ci si è soffermati con le parole di Ferrante De Benedictis, il giornalista Fabio Dragoni e gli europarlamentari Antonio Maria Rinaldi e Nicola Procaccini sottolineando l'importanza di un cambio di rotta sui temi ambientali. Non si può poi dimenticare la battaglia per la natalità e la famiglia emersa nel panel moderato da Nausica Cangini, responsabile area sociale di Nazione Futura.

«Italian Conservatism» si svolge in occasione di due anniversari: la vittoria del centrodestra alle elezioni politiche dello scorso anno e il primo compleanno di Silvio Berlusconi dopo la sua scomparsa. Entrambe queste ricorrenze sono state ricordate ed è inevitabile che sia Silvio Berlusconi sia Giorgia Meloni rappresentino due icone per un'altra Unione Europea.

Il direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti, presentando il suo libro intervista con Giorgia Meloni La versione di Giorgia insieme a Italo Bocchino, Nicola Procaccini e Fabrizio Tatarella, sottolinea come ci sia un tentativo di delegittimare il governo di centrodestra: «Dopo averci provato con il ridicolo pericolo fascista, con quello del brutto anatroccolo in giro del mondo che non funziona, ora cercano di usare l'arma dello spread. L'attacco finanziario ha un precedente ed è pericoloso perché i mercati hanno in mano il nostro debito ed è perciò un attacco che va disinnescato».

Pur nelle varie sensibilità che esistono nel centrodestra italiano costituito da tre grandi anime (conservatori, identitari e popolari) è necessario che il modello di successo italiano sia replicato anche a Bruxelles.

Un approccio di collaborazione per un'Europa delle nazioni emersa anche dalle parole degli europarlamentari Susanna Ceccardi e Carlo Fidanza.

La vera sfida in vista delle elezioni europee è proprio questa: evitare che prevalgano divisioni e veti scongiurando anche nella prossima legislatura una maggioranza con la sinistra al governo.

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