Ora Di Maio chiede le dimissioni di Salvini. Ma è solo un lapsus

Mentre continua a imperversare il caso Siri, con i 5 Stelle a chiedere un suo passo indietro e la Lega a difenderlo, Luigi Di Maio arriva addirittura ad auspicare le dimissioni di Matteo Salvini. Ma è solo un lapsus: "No, per carità..."

Ora Di Maio chiede le dimissioni di Salvini. Ma è solo un lapsus

Il "caso Siri" sta diventando una telenovela. L'indagine per corruzione avviata dalla Procura di Roma nei confronti del sottosegretario leghista alle Infrastrutture ha aperto nel governo una spaccatura che, con il passare dei giorni, si fa sempre più profonda. Anche oggi si è registrato l'ennesimo scontro tra i due alleati di governo. Intervistato da Rtl 102.5, Luigi Di Maio ha chiesto a Siri di lasciare "perché indagato per corruzione in un'inchiesta che coinvolge anche mafiosi. È una questione morale. Se poi verrà giudicato innocente, tornerà a fare il sottosegretario".

Parole chiare a cui Matteo Salvini ha risposto in maniera inequivocabile dal palco di Palestrina (Roma), dove è intervenuto per un comizio elettorale: "Non parlo dei 5 Stelle sennò qualcuno si offende. Non parlo della Raggi sennò qualcuno si offende. A Roma non ci sono i topi, le buche e i mezzi pubblici funzionano con efficienza. Lo dico senza ridere...". Insomma, la tensione tra Lega e 5 Stelle è altissima e nessuno sembra disposto a mollare.

Soprattutto Salvini, di cui Di Maio ha chiesto le dimissioni. Proprio così. "Un lapsus freudiano", così l'hanno definito i giornalisti di Rtl 102.5 che hanno intervistato il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico. Così concentrato sulle parole da dire a proposito del consigliere economico della Lega, da sostituire il nome di Armando Siri con quello del ministro dell'Interno. "Io ho piena fiducia sul fatto che Conte stia seguendo la vicenda e quindi trovi una soluzione per questo governo e anche per noi - ha spiegato Di Maio - e credo che anche Salvini farà la scelta giusta perché ormai ci sono anche parlamentari della Lega che mi dicono che Salvini dovrebbe dimettersi".

Un attimo di gelo in studio, fino a quanto uno dei due giornalisti presenti ha corretto il vicepremier pentastellato: "Siri".

"Chiedo scusa, no per carità, voglio dire che Siri dovrebbe dimettersi", si è rifugiato in corner Di Maio, aggiungendo ironicamente: "Non credo ci siano parlamentari della Lega che chiedano le dimissioni da Salvini, mentre ci sono parlamentari della Lega che chiedono le dimissioni di Siri me lo dicono, me lo confidano".

Chiamiamolo pure lapsus freudiano...

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