Continuano i tumulti nel Partito democratico di Nicola Zingaretti. Il segretario nazionale si è detto soddisfatto della Direzione di ieri e ora dovrà lavorare per arginare l'azione di Base riformista, la fronda renziana che punta a sottrargli la seggiola. Marco Antonellis su Tpi.it ha raccolto lo sfogo di un fedelissimo di Nicola Zingaretti, che ha fotografato in modo chiaro l'attuale situazione: "Si è capito che Nardella, Gori e la corrente di Base riformista, insieme ad Orfini, vogliono solo logorare il segretario. E poi favorire il rientro di Renzi". In questo clima di così grande tensione, pare che il segretario abbia rinunciato per il momento a convocare il Congresso, anche se le polemiche che sono in continuo aumento potrebbero non portare il Pd troppo lontano. "E allora altro che primarie nel 2023…Esploderemo molto prima…", avrebbe detto un dem, come riferito da Antonellis.
Smentite categoricamente le voci che lo volevano dimissionario già a marzo, Nicola Zingaretti continua nel suo lavoro. Schiva quotidianamente i coltelli del Nazareno e si prepara ad affrontare le elezioni amministrative. Sembra ormai scontato il rinvio al prossimo autunno, nonostante ci siano ancora possibilità per portare alle urne in primavera milioni di italiani. In ballo c'è il rinnovo delle amministrazioni comunali di grandi città del calibro di Roma, Milano, Bologna, Napoli e Torino, metropoli fondamentali per lo scacchiere politico, anche in chiave nazionale. A tal proposito, Marco Antonellis rivela che oggi Nicola Zingaretti ufficializzerà l'ingresso nella giunta regionale del Lazio del MoVimento 5 Stelle. "Così ci rafforzeremo pure a Roma, con il nostro candidato che andrà al ballottaggio contro quello della destra e potrà contare sul voto dei grillini", spiegano dal Nazareno.
Intanto il Partito democratico deve accelerare i tempi per indicare i suoi candidati sindaco. Anche se c'è la quasi certezza del rinvio in autunno a causa del coronavirus, i tempi sono ormai maturi per scegliere le donne e gli uomini che dovranno sfidarsi per la poltrona più ambita nei consigli comunali. E mentre si fanno tanti nomi per le principali città, per quanto riguarda Torino il Pd sarebbe stuzzicato dall'idea di candidare Claudio Marchisio. Ex giocatore della Juventus soprannominato Principino, in più di un'occasione lo sportivo si è espresso su temi politici e civici, tanto da convincere una parte del direttorio del Partito democratico a puntare su di lui per una città così importante.
Una scelta strategica, populista e acchiappavoti, o davvero il Pd crede nelle potenzialità dell'ex centrocampista bianconero? Intanto l'ex calciatore ha già dato la sua disponibilità, dicendosi pronto a "studiare la politica".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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