Il Movimento 5 Stelle non riesce ancora a trovare pace e continua a spaccarsi. Una situazione che preoccupa e non poco il premier Giuseppe Conte, il quale teme una sempre più evidente fragilità del gruppo giallo che potrebbe comportare la caduta del governo. Come se non bastasse, il presidente del Consiglio deve fare i conti anche con i tentativi di attacco che arrivano dall'esterno: oltre alle pressioni del centrodestra, ad accendere gli animi in vista delle elezioni Regionali ci ha pensato Alessandro Di Battista. Un profilo che, solo a nominarlo, fa drizzare le orecchie ai grillini.
Non è ormai una novità che l'ex parlamentare pentastellato rappresenti una minaccia per la stabilità dell'esecutivo giallorosso: le sue posizioni non hanno mai risparmiato durissime critiche nei confronti dell'attuale maggioranza e addirittura anche del M5S. E ora sono bastate poche parole per provocare ulteriomente caos all'interno dei 5 Stelle: "La Commissione Antimafia ha appena pubblicato la lista dei candidati impresentabili delle prossime elezioni regionali. In Puglia gli impresentabili sono tre e due corrono nelle liste di Emiliano". In molti avevano già criticato la decisione di fare la sua unica apparizione elettorale in Puglia, proprio nel giorno di chiusura della campagna elettorale.
La rabbia dei grillini
La frecciatina lanciata ai danni del candidato del Partito democratico non ha fatto altro che innescare stupore e rabbia tra le chat degli eletti. Nello specifico, come riportato dall'edizione odierna de La Stampa, dalle conversazioni sono trapelati alcuni messaggi: "Vuole far cadere il governo, è evidente"; "Perché non attacca Fitto?". Liti e fuoriuscite avevano preso il via a causa di un mancato accordo con i dem: la possibilità di sconfitta in una Regione strategica come la Puglia fa tremare tutti i ministri e i componenti della fronda governativa, tanto da aver determinato una vera e propria battaglia nel Movimento.
Di Battista sarà a sostegno della candidata governatrice Antonella Larrichia, affiancato dalla irriducibile Barbara Lezzi. L'attivista pentastellato nei mesi scorsi ha subìto la porta in faccia di Beppe Grillo sulle sue ambizioni di leadership, ma nel frattempo ha continuato a scrivere e a giudicare negativamente il Partito democratico e Mario Draghi.
Il centrodestra auspica un vero e proprio cappotto: appare evidente che, in caso di en-plein, la poltrona di Conte potrebbe traballare già da martedì 22 settembre. Anche se lui ha già messo le mani avanti: "Ritengo che le Regionali non avranno incidenza sul governo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.