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Ormai la 'ndrangheta è la nuova Cosa nostra

E se la 'ndrangheta stesse «cannibalizzando» persino la mafia?

Ormai la 'ndrangheta è la nuova Cosa nostra

E se la 'ndrangheta stesse «cannibalizzando» persino la mafia? Il pm antimafia calabrese Giuseppe Lombardo da Klaus Davi per Gli Intoccabili si è lasciato sfuggire questa frase: «Non escludo che la 'ndrangheta stia aiutando la latitanza di Matteo Messina Denaro», il superboss erede di Totò Riina.

Lombardo da tempo dà la caccia a una presunta Spectre politico-affaristico-mafiosa, gli Invisibili, in grado di proteggere personaggi in odore di mafia nei guai con la giustizia, buon ultimo l'ex parlamentare Amedeo Matacena, oggi latitante a Dubai dopo una condanna definitiva a cinque anni per il tanto discusso reato di «concorso esterno». Se fosse vero, più che un favore tra mafie sarebbe interpretato un grande segno di debolezza, perché significherebbe che Cosa nostra non sarebbe più in grado di garantire l'incolumità del suo capo in Sicilia.

L'altro giorno invece il neo procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri ha confermato che la ndrangheta «è diventata referente della famiglia Gambino di New York», che «le famiglie mafiose si rivolgono ai calabresi per entrare nel narcotraffico» e che ormai «Cosa nostra ha rotto il cordone ombelicale con quella siciliana» grazie al fatto che «la 'ndrangheta ormai importa l'80% della cocaina in Europa», trattando direttamente con i narcotrafficanti sin dagli anni Ottanta e Novanta, quando avrebbe reinvestito così i soldi dei sequestri.

E se la mafia compra la droga dalla 'ndrangheta riduce notevolmente i suoi margini, come ha dimostrato l'indagine sulla mafia dei Nebrodi, con il procuratore di Messina Guido Lo Forte che ha sottolineato l'eccezionalità di una cosca «non più condizionata dalla mafia barcellonese» anche per i suoi «rapporti diretti con la 'ndrangheta». Non basta.

Al processo sulla presunta trattativa Stato-mafia un pentito di 'ndrangheta ha detto che i calabresi - pur rifiutandosi di partecipare direttamente alla strategia stragista di Riina, lasciando Cosa nostra a pagare il prezzo di una guerra con lo Stato mentre i boss calabresi facevano affari in Sudamerica - avrebbero fornito l'esplosivo per gli attentati dalla Laura C, la nave militare affondata nel '45 che per anni sarebbe stata la Santabarbara di mafia, camorra e 'ndrine. Una eventualità che potrebbe riscrivere - di nuovo - la storia d'Italia.

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