Minacce fisiche ai testimoni, materiale pornografico scaricato dai computer della Ong e sfruttamento più che delle prostitute delle vittime del terremoto, che offrivano il loro corpo talvolta in cambio di una vana promessa per una vita migliore. Oxfam, con un doveroso gesto di trasparenza soprattutto verso chi ha donato denaro, ha reso noto ieri il rapporto dell'inchiesta interna sullo scandalo sessuale a Haiti durante l'intervento per il terremoto del 2010 che ha devastato l'isola. Adesso dovrebbero fare lo stesso gli altri colossi, come Medici senza frontiere e Save the children, che hanno ammesso di avere licenziato o denunciato alle autorità, solo lo scorso anno, 54 «umanitari» coinvolti in abusi o molestie sessuali.
Dal rapporto del 2011 di Oxfam, fino a ieri secretato, si scopre che durante le indagini interne a Haiti «tre dei sospetti» di aver fatto sesso con prostitute nella villa affittata grazie ai soldi dei donatori «hanno fisicamente minacciato e intimidito uno dei testimoni».
Roland van Hauwermeiren, l'organizzatore delle «orge alla Caligola», capo missione a Haiti nel 2011, aveva subito ammesso gli incontri con le «prostitute» nella sede dell'Ong collaborando con l'inchiesta. Per questo motivo ha ottenuto una scandalosa «via d'uscita dignitosa» approvata da Barbara Stocking e Penny Lawrence, numero due di Oxfam, che si è dimessa quando è scoppiato lo scandalo.
Il rapporto svela che il capo missione è stato accusato anche di «negligenza e incapacità di salvaguardare i dipendenti, in particolare le lavoratrici». Altri sei membri dello staff di Oxfam sono stati accusati di abusi sessuali e comportamenti scorretti durante la missione. Almeno uno dei licenziati ha utilizzato i computer della Ong per scaricare «materiale pornografico e illegale».
La premier britannica, Theresa May, ha parlato di «comportamento orribile», minacciando di tagliare i fondi a Oxfam.
Nell'inchiesta interna sono stati sentiti 40 testimoni e il Times di Londra ha incontrato a Haiti Mikelange Gabou, che a 16 anni aveva una relazione sessuale con van Hauwermeiren allora 61enne. Non si trattava di una prostituta, come gran parte delle altre haitiane che venivano coinvolte nelle orge, ma di vittime del terremoto. In cambio ricevevano talvolta dei soldi, ma pure latte per i bambini, pannolini o promesse di lavoro mai mantenute.
«Per quanto sia
difficile rispettare il dettato della trasparenza, e fare i conti con gli errori del passato - ha sostenuto Oxfam per spiegare la pubblicazione del rapporto - noi crediamo che questo ci aiuti ad adottare un'azione significativa».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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