82 abitanti, di cui 67 votanti, e 55 candidati, molti dei quali poco hanno a che fare con il territorio. È la paradossale situazione di Carapelle Calvisio, piccolo paesino in provincia de L'Aquila e nel parco del Gran Sasso - Monti della Laga, in cui sono state presentate ben 7 liste alle elezioni Comunali del 5 giugno.
Dietro ci sarebbero fini ben poco nobili però, come denuncia il sindaco uscente, Domenico Di Cesare, che spiega come ben quattro liste siano formate da appartenenti alle forze dell'ordine: "Gli appartenenti alle forze di polizia hanno diritto a 30 giorni di aspettativa retribuita perché la legge vieta loro di prestare servizio durante la campagna elettorale", dice al Centro, "Nulla da ridire, se le candidature fossero state presentate nei rispettivi Comuni di nascita o di residenza, perché è un diritto di tutti candidarsi e voler dare un contributo per il proprio territorio.
Molti di loro, però, qui non ci sono mai stati, e forse ignoravano addirittura l’esistenza di Carapelle. Tra i candidati a sindaco c’è anche una signora di 72 anni che è stata qui per la prima volta solo per autenticare la firma".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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