Le pandemie si vincono collaborando senza confini

L'Italia ospita a Roma il "Global Health Summit" 2021, un evento speciale della Presidenza G20 organizzato in partnership con la Commissione europea

Le pandemie si vincono collaborando senza confini

L'Italia ospita a Roma il «Global Health Summit» 2021, un evento speciale della Presidenza G20 organizzato in partnership con la Commissione europea. Il vertice, come si può intuire già dal nome, verte sulla salute globale. Un tema importantissimo, reso ancor più fondamentale dallo scoppio della pandemia di Covid-19 che, da oltre un anno, ha ormai messo in ginocchio il mondo intero. La lista degli invitati è lunga, e comprende leader politici, capi di organizzazioni internazionali e regionali, e rappresentanti degli organismi sanitari globali.

L'obiettivo è quello di condividere con il resto del mondo le lezioni apprese dall'attuale emergenza sanitaria, così da sviluppare alcuni principi guida da adottare in futuro al fine di rafforzare una cooperazione multilaterale, nonché garantire un'azione congiunta per prevenire eventuali, nuove crisi.

Ebbene, questi focus coincidono, in tutto e per tutto, con gli stessi propositi incarnati dalla Cina e da lei dimostrati nei mesi precedenti.

Il governo cinese mette al primo posto in assoluto la sicurezza e la salute delle persone, due intenti perseguibili aderendo al multilateralismo e attraverso la costruzione di una comunità di salute umana. Poiché i virus non conoscono confini, e le epidemie non fanno distinzione tra le razze, le uniche armi per combattere le emergenze sanitarie sono solidarietà e cooperazione.

Non solo: per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale mettere in primo piano il ruolo delle organizzazioni internazionali e regionali nel sistema di governance della sanità pubblica globale. Dal momento che i concetti evocati dalla Cina sono gli stessi presentati dal «Global Health Summit», appare quanto mai evidente la necessità di una proficua collaborazione tra l'Occidente, la Repubblica Popolare Cinese e il resto del mondo.

Il motivo è semplice: il Covid-19 ha messo in luce le numerose carenze del sistema globale di governo della salute pubblica. Al cospetto di problemi così importanti, soltanto superando le reciproche diffidenze è possibile centrare gli obiettivi prefissati.

Da questo punto di

vista, la Cina è pronta a dare, ancora una volta, il proprio contributo. Anche perché i problemi sanitari globali affligono allo stesso modo tutta l'umanità. E l'umanità, da qualsiasi prospettiva la si guardi, è una soltanto.

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