"Come un punto interrogativo". Chi è il ministro delle gaffe

Vorrebbe mandare gli studenti a scuola nel week-end, mentre al posto del Ponte sullo Stretto aveva proposto una pista ciclabile. Ecco tutte le gaffes del ministro Paola De Micheli

"Come un punto interrogativo". Chi è il ministro delle gaffe

La didattica a distanza non può durare ancora per molto, il governo lo ha capito e il ministro Paola De Micheli ha avuto uno dei suoi colpi di genio: mandare i ragazzi a scuola anche nel week-end.

La titolare del dicastero dei Trasporti, entrata alla Camera nel 2008 come esponente dei think tank lettiano Trecentosessanta e Vedrò per poi diventare filo-renziana nel corso della scorsa legislatura, ora potrebbe diventare il classico 'agnello sacrificale' nell’ambito di un rimpasto di governo. La De Micheli, che aveva ricoperto ruoli di governo già con Renzi e Gentiloni e che è stata persino commissario per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 2016, si è resa protagonista di innumerevoli e imbarazzanti gaffes ed errori. Eppure, il ministro viene dipinto “una persona molto competente e preparata”. “Ovviamente una donna che ha una responsabilità così enorme viene criticata perché vuole affrontare i problemi e vuole risolverli. Molte critiche sono eccessive ed ingenerose”, dice a ilgiornale.it chi conosce bene e da tempo la De Micheli. Sta di fatto che, finito il lockdown, più di qualcosa non ha funzionato nel trasporto pubblico e questo ha inciso soprattutto sul mondo della scuola.

“Purtroppo ci tocca constatare che il nostro Paese è costretto a nuove restrizioni anche per via di alcuni settori dove si è lavorato poco. La ministra De Micheli da giorni minimizza, ma quello del trasporto pubblico rimane un problema da affrontare”, scrissero i senatori grillini della commissione Lavori Pubblici e Trasporti a fine ottobre addossando a lei la colpa della chiusura delle scuole e salvando, indirettamente, la grillina Lucia Azzolina dalle sue inadempienze. E ancora: “Parla di studi legati alla sicurezza del Trasporto pubblico locale in modo poco chiaro, ma la verità è che su pensiline strapiene o carrozze di treni con centinaia di persone senza finestrini la sicurezza non può essere garantita”. In effetti, la De Micheli per ovviare all’impossibilità di risolvere il problema del sovraffollamento di metro e bus, propose persino di considerare gli studenti come dei “congiunti”. La sua soluzione fu quella di dare una “definizione più ampia del concetto dei congiunti, estesa anche a compagni di classe e di lavoro per derogare al distanziamento di un metro”.

Ancora più strampalata è da considerarsi la sua proposta alternativa al Ponte sullo Stretto. “Abbiamo istituito una commissione per capire qual è lo strumento migliore per collegare la Sicilia alla Calabria. Per collegarle su ferro, su strada e con una pista ciclabile", scrisse su Twitter la De Micheli che, in Parlamento, è conosciuta per essere una donna dall’indole molto sportivo, con un passato da runner e da giocatrice di pallavolo. Lei, che nel biennio 2016-2018 è stata anche la prima presidente donna della Lega Volley di Serie A maschile, è stata subito presa di mira sui social. Il comico Luca Bizzarri che, su Twitter, commentò: "Io mi chiedo come facciano a non sapere che prenderli per il culo sta diventando troppo semplice. (Comunque io suggerisco la catapulta)". Ben più grave fu l’atteggiamento tenuto dal ministro questa estate quando, riferendosi ai disagi relativi alla viabilità in Liguria, parlò di“narrazione praticamente inventata”, salvo poi ritrattare rapidamente le sue parole.

Una serie infinita di gaffes che mettono in cattiva luce l’operato del ministro, anche se il suo gradimento personale non è così disastroso. “È una ministra defilata, non di primo piano. Le sue parole non sono oggetto della stessa attenzione riservata alla ministra dell'istruzione, a quello della salute o a quello dell'economia”, spiega il sondaggista Alessandro Amadori, raggiunto telefonicamente da ilGiornale.

it, che conclude: “Non è né amata né odiata, è una figura poco investita emotivamente, in un certo senso è come se l'immaginario collettivo non si fosse ancora fatto un'idea precisa di questa ministra. Quasi un punto interrogativo...”.

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