Paola Nugnes del Movimento 5 Stelle si schiera con i sindaci contrari al decreto Sicurezza di Matteo Salvini. "A quanto mi risulta, non solo Palermo, ma anche altri Comuni sono pronti a non applicare il decreto sicurezza. Mi riferisco al comune di Napoli, quello di Quarto, ma ci sono state mozioni in altre città, come Roma e Torino... La sollevazione dei sindaci è assolutamente comprensibile, perchè sono i primi che dovranno affrontare le conseguenze di questo provvedimento, che ho sempre considerato gravi, non solo per i migranti che sono in attesa di un rinnovo o avevano fatto domanda per il diritto di asilo, ma anche per i cittadini italiani". Queste le parole della senatrice pentastellata all'Adnkronos.
La Nugnes, su cui pende il procedimento disciplinare dei probiviri del Movimento, ha commentato così la decisione del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, con cui ha sospeso l'applicazione del decreto voluto da Salvini. "Sicuramente il decreto aggraverà la situazione sul fronte della sicurezza nei territori, aumentando il numero degli irregolari. Ci sarà un notevole aggravio per i territori comunali. Il programma 'Welcome', formula nata nel 2014, aveva avuto dei risultati molto interessanti, perchè consentiva un'affluenza migratoria ben gestita e una buona integrazione nel tessuto comunitario locale. Così si permetteva ai sindaci di avere una buona gestione di un fenomeno che esiste, piaccia o meno. Abbiamo, infatti, oltre 500mila irregolari sul nostro territorio e se ne aggiungeranno -dal calcolo fatto in audizione in Commissione- almeno altri 120 mila nel 2019".
Nugnes critica poi l'anuncio di Salvini di ricorrere alle vie penali: "Mi risulta strano che laddove si vuol
portare avanti il federalismo e l'autonomia, adesso venga sbandierato un centralismo statalista di questo tipo. Vedo una forte contraddizione, non si può richiedere autonomia e federalismo solo quando ci conviene".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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