Il Papa e la messa deserta. "Ora guardate ai veri eroi"

San Pietro vuota per la Domenica delle Palme. "Soldi e successo non contano. Dio è con noi"

Il Papa e la messa deserta. "Ora guardate ai veri eroi"

Una Basilica immensa completamente deserta. Papa Francesco celebra la Domenica delle Palme con una solenne messa all'altare della Cattedra in una San Pietro insolitamente senza fedeli. Al tempo del coronavirus.

Una piccola processione iniziale, la benedizione delle palme e dei rami d'olivo, Bergoglio vestito di rosso è sofferente e stanco. Seguono la celebrazione il cardinale Angelo Comastri, un gruppetto di sacerdoti e qualche suora, oltre ai due lettori. Il coro è a ranghi ridotti. In tutto una quindicina di persone, una per panca. La Basilica completamente vuota è un'immagine imponente, che farà la storia, così come quella di piazza San Pietro deserta per la preghiera straordinaria del 28 marzo. È la prima messa del Pontefice argentino nella Basilica vaticana dall'inizio della pandemia. Con la messa della Domenica delle Palme, che ricorda l'ingresso di Gesù a Gerusalemme, Francesco dà avvio ai riti della Settimana Santa. Riti che saranno a porte chiuse, anche se il Papa ha confermato il calendario delle celebrazioni liturgiche, pur senza fedeli. Unica eccezione: non ci sarà la lavanda dei piedi.

Alle spalle dell'altare svetta il crocifisso miracoloso di San Marcello, che liberò Roma dalla grande peste del 1522. Una croce lignea che, in occasione della preghiera straordinaria in piazza San Pietro, aveva subìto alcuni danni dopo essere rimasta per ore sotto la pioggia, ma che è stata restaurata in tempo record. Per la prima volta, i fedeli seguono la messa trasmessa in mondovisione via streaming. «Oggi, nel dramma della pandemia, di fronte a tante certezze che si sgretolano, di fronte a tante aspettative tradite, nel senso di abbandono che ci stringe il cuore dice Francesco - Gesù dice a ciascuno: Coraggio: apri il cuore al mio amore. Sentirai la consolazione di Dio, che ti sostiene». Si legge per intero il racconto della Passione di Gesù secondo Matteo. Bergoglio, capo chino, lo ascolta in piedi. Poi si inginocchia quando il lettore ricorda l'istante della morte del Signore. «Pensiamo ai piccoli o grandi tradimenti che abbiamo subìto nella vita prosegue il Papa -. È terribile quando si scopre che la fiducia ben riposta viene ingannata. Nasce in fondo al cuore una delusione tale, per cui la vita sembra non avere più senso». «Guardiamoci dentro. Se siamo sinceri con noi stessi, vedremo le nostre infedeltà. Quante falsità, ipocrisie e doppiezze! Quante buone intenzioni tradite! Quante promesse non mantenute! Quanti propositi lasciati svanire!», denuncia il Papa. Poi l'invito: «Il dramma che stiamo attraversando in questo tempo ci spinge a prendere sul serio quel che è serio, a non perderci in cose di poco conto; a riscoprire che la vita non serve se non si serve. Perché la vita si misura sull'amore. Non pensiamo solo a quello che ci manca, pensiamo al bene che possiamo fare».

Tradizionalmente, la Domenica delle Palme si celebra anche la Giornata Mondiale dei Giovani. E a loro Bergoglio dice: «Cari amici, guardate ai veri eroi, che in questi giorni vengono alla luce: non sono quelli che hanno fama, soldi e successo, ma quelli che danno sé stessi per servire gli altri. Sentitevi chiamati a mettere in gioco la vita. Non abbiate paura di spenderla per Dio e per gli altri, ci guadagnerete!». Ieri era previsto anche il passaggio della croce dei giovani da Panama a Lisbona. Tutto rimandato al 22 novembre.

Giovedì santo il Papa presiede in Basilica la messa in Cena Domini, mentre venerdì la Via Crucis si terrà in piazza San Pietro. Sabato è prevista la veglia pasquale, domenica la solenne messa e la benedizione Urbi et Orbi.

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