
Il Papa migliora. Ieri sera il bollettino vaticano ha parlato di «ulteriori lievi miglioramenti», già evidenziati due giorni fa. L'insufficienza renale è rientrata, non ci sono state crisi respiratorie, Bergoglio ha iniziato una fisioterapia per aiutare la respirazione e la Tac al torace ha mostrato una «normale evoluzione del quadro flogistico polmonare». Buone notizie, dunque, visto che per la prima volta non si parla di «condizioni critiche» anche se la prognosi resta riservata, ma probabilmente si tratta più di prudenza da parte dei medici. Il clima nella sala stampa della Santa Sede è disteso, il portavoce vaticano incontra i giornalisti e sembra più sereno, sicuramente più di sabato scorso, quando il quadro era stato definito complesso e la salute di Bergoglio sembrava precipitare da un momento all'altro.
«Le condizioni cliniche del Santo Padre nelle ultime 24 ore hanno mostrato un ulteriore, lieve miglioramento. La lieve insufficienza renale riscontrata nei giorni scorsi è rientrata. La Tac al torace si legge nel bollettino medico di fine giornata - ha evidenziato una normale evoluzione del quadro flogistico polmonare». E anche se Francesco «continua l'ossigenoterapia ad alti flussi» la buona notizia è che «non ha presentato crisi respiratorie asmatiformi». Bergoglio ogni giorno riceve una quantità elevata di lettere, disegni e fiori. E per la prima volta, dal bollettino medico spariscono le «condizioni critiche». Il Papa «può muoversi» e continua «la fisioterapia respiratoria». Questo lascia presupporre che il Pontefice già da alcuni giorni si sia sottoposto alla fisioterapia. «È un esercizio continuo», fanno sapere fonti vaticane. In mattinata il Papa ha ricevuto l'eucaristia, mentre nel pomeriggio si è dedicato alle attività lavorative. Già ieri mattina, fonti vaticane avevano sottolineato come il Papa si appoggi anche in poltrona, mangi regolarmente, sia vigile e ben orientato.
E anche dal letto di ospedale, il Pontefice argentino continua a fare nomine e a diffondere testi. Ieri quello della catechesi del mercoledì. La morte «non come la fine ma come compimento, come pienezza», come «sorella che non annienta ma introduce nella vita vera», si legge nel testo pubblicato ieri, ma preparato precedentemente. «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua Parola», ha scritto Bergoglio riprendendo il Vangelo di Luca. «Il vecchio Simeone vede la morte non come la fine, ma come compimento, come pienezza, la attende come sorella che non annienta ma introduce nella vita vera che egli ha già pregustato e in cui crede».
Il Papa ha poi istituito la «Commissione per le donazioni nel mondo» (Commissio de donationibus pro Sancta Sede), con un Chirografo datato 11 febbraio dunque prima del ricovero ma reso noto ieri. Nel documento papale si spiega che «il compito specifico» della Commissione «è quello di incentivare le donazioni con apposite campagne presso i fedeli, le Conferenze Episcopali e altri potenziali benefattori, sottolineandone l'importanza per la Missione e per le opere caritative della Sede Apostolica, nonché reperire finanziamenti da volenterosi donatori per specifici progetti presentati dalle Istituzioni della Curia Romana e dal Governatorato dello Stato Città del Vaticano».
Anche ieri, per la terza sera consecutiva, si è tenuto un rosario per la salute di Francesco. A presiederlo è stato il cardinale Giovanni Battista Re, Decano del Collegio Cardinalizio.
Mentre la messa quotidiana al Gemelli è stata presieduta dal cardinale Baldo Reina, vicario per la Diocesi di Roma. «Il Papa sa che preghiamo per lui e ringrazia per la viva partecipazione», ha assicurato il cappellano del Policlinico, don Nunzio Currao.
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