Lo scontro nel Pd per la scelta dei capigruppo alla Camera è più acceso che mai. Debora Serracchiani e Marianna Madia si contendono l'ambita posizione in una competizione accesa come non se ne vedevano da tempo. Ma dietro questa "gara" si nasconde lo scontro delle correnti, che Enrico Letta che sta cercando di domare ma che stanno configurando un Partito democratico sempre più governato dal dietro le quinte da Base riformista. I renziani sostengono Debora Serracchiani, preferita anche da alcuni nomi grossi del Pd, tanto che sembrano ormai esserci pochi dubbi sul fatto che sarà lei a prendere il posto di Graziano Delrio.
Enrico Letta è arrivato al Nazareno per dare una svolta al Partito democratico ma per ora l'unica idea di cambiamento che ha portato è l'imposizione delle donne nei ruoli centrali del Pd. Marco Antonellis su Italia Oggi ha fatto un'analisi dell'attuale scontro interno per la nomina del capogruppo, scavando tra le correnti e le subcorrenti per cercare di dare maggiore chiarezza a una discussione della quale, dall'esterno, si capisce poco. Debora Serracchiani, favorita finora, ha accolto le richieste di Base riformista e si è avvicinata soprattutto alla subcorrente di Luca Lotti. Antonellis rivela che Lotti caldeggiava l'arrivo di Piero De Luca, figlio del presidente della Regione Campania, come vicepresidente del gruppo alla Camera.
I renziani per un momento pare abbiano avuto la tentazione di appoggiare Marianna Madia, che come ricorda Antonellis è sempre stata propensa a sostenere il segretario di turno. Però poi la decisione è caduta su Debora Serracchiani e in questo modo, di fatto, è stata consegnata la vittoria all'ex presidente della Regione Friuli Venezia Giulia. Base riformista sta piazzando importanti colpi in questo nuovo Partito democratico a guida di Enrico Letta. Mentre Nicola Zingaretti ha sempre cercato di arginarne il potere, il suo successore non sembra aver intenzione, o modo, di farlo.
Base riformista si è presa il Senato con Simona Malpezzi capogruppo e, come riferisce Antonellis, è pronta anche a mettere Piero De Luca al posto di Bordo, orlandiano, come vicevicario. Tutto questo è merito delle manovre di Luca Lotti, che ha ripreso vigore dopo l'uscita di scena di Nicola Zingaretti. Era lui il braccio destro di Renzi ai tempi della guerra con Letta.
Quest'oggi ci saranno le votazioni per la scelta del capogruppo e non sembrano esserci motivi per pensare in un cambio di previsioni. Dopo aver fatto dimettere Zingaretti, il cui obiettivo era limitarne il potere, Base riformista sembra più pimpante che mai in questo nuovo Pd lettiano, ormai a trazione renziana.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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