Dai Sei personaggi in cerca d’autore di Pirandello, ai quattordici eurodeputati del Movimento 5 Stelle in cerca di un gruppo politico. Già, perché la compagine pentastellata cerca, ma non trova (ancora), la fazione a cui aderire nel Parlamento Europeo. L'ultimo due di picche il M5s se lo sono presi dal Gruppo della sinistra unitaria europea-sinistra verde nordica, che ha respinto la richiesta d'adesione ricevuta dal partito guidato da Luigi Di Maio.
Insomma, i 5 stelle, pur di non rimanere fregato, hanno bussato alla porta di Gue-Ngl, in cui militano partiti di sinistra pura, di tradizione marxista e antifascista come Podemos, Syriza e Die Linke. Formazioni per nulla interessate e intenzionate a ritrovarsi sui banchi di Strasburgo accanto ai grillini, in passato alleati dell'Ukip di Nigel Farage e attuali alleati di governo in Italia con la Lega di Matteo Salvini, che al Parlamento Ue fa parte dell'Europa delle Nazioni e della Libertà, insieme al Raggruppamento Nazionale di Marine Le Pen e altri partiti di destra-destra, come il Partito della Libertà Austriaco,Interesse Fiammingo (Belgio), Alternativa per la Germania, il Partito per la Libertà (Olanda) e il Congresso della Nuova Destra (Polonia)
Il risultato per i grillini sarebbe disastroso: senza alleati, con il rischio di rimanere con senza gruppo, e con pochi fondi, sono poche, per non dire nulle anche le possibilità di incidere nei lavori dell'Europarlamento.
L'ultimatum è fissato al 2 luglio, quando si terrà a Strasburgo la prima assemblea plenaria, che sancirà la composizione dell'aula: oggi è il 27 giugno e il Movimento 5
Stelle è in alto-altissimo mare e la sua nave, in balia delle onde, sembra sempre più destinata ad approdare al limbo del gruppo misto, una comitiva di esuli e "scappati di casa" fuori dai giochi che contano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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