Cambiano i governi, ma non le (cattive) abitudini estive dei due organi del Parlamento. Che anche quest’anno regalano una maxi vacanza. Già, infatti, dopo il voto finale sul decreto Dignità arriverà il "liberi tutti". E allora tutti al mare, in montagna, al lago o in campagna fino all'11 settembre. Insomma, un mesetto buono di vacanza.
Da settimana prossima (salvo emergenze), per l’esattezza da lunedì 6 agosto, la Camera e il Senato si riuniranno solo "per necessità", visto che il calendario è fissato fino al 3. Più o meno come successo l’anno scorso – e gli anni addietro – quando i nostri parlamentari hanno chiuso le valigie già il 2 agosto, per riaprirle solo il 10 settembre.
Quest’anno, invece, al 2 agosto è fissato proprio il voto decisivo sulla legge del mercato del lavoro firmata da Luigi Di Maio. Poi, tempo qualche giorno, gli scranni rimarranno vuoti e si fermeranno i lavori nelle varie Commissioni.
A tenere i conti è l’osservatore civico Openpolis, che sottolinea comunque come la chiusura estiva sia in linea con quella della scorsa legislatura "visto che il parlamento
si era riunito fino al 9 agosto nel 2013, fino al 7 agosto nel 2014, fino al 5 agosto nel 2015 e nel 2016. L’anno scorso invece i lavori si sono interrotti il 2 agosto, con una pausa record di 39 giorni".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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