Parte il "Turismo delle radici" sulle tracce dei nonni italiani

Il ministro Tajani illustra il piano per rilanciare i borghi col ritorno dei parenti residenti all'estero. Obiettivo: 80 milioni di visitatori

Parte il "Turismo delle radici" sulle tracce dei nonni italiani
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Da tutto il mondo alla ricerca del borgo degli avi italiani. Può diventare un business, il governo lo vuole e si sta organizzando. Lo chiamano «Turismo delle radici» e c'è già anche un passaporto per chi vuole muoversi dal suo Paese sulle tracce di padri, nonni, bisnonni e avrà agevolazioni sui viaggi, sconti sui prodotti artigianali, agevolazioni per trovare hotel, guide, mezzi.

Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, illustra alla Farnesina il progetto del PNRR per la ripresa del turismo post Covid19, che è stato annunciato un anno fa e ora è pronto a partire, con la graduatoria per attribuire i finanziamenti di 5 milioni di euro. Obiettivo: 80 milioni di italiani e discendenti di italiani nel mondo, quasi 7 milioni iscritti all'Aire, l'anagrafe dei nostri connazionali residenti all'estero. Il bando di gennaio 23 interessava in particolare i piccoli centri, sotto i 6 mila abitanti, lontani dalle vie del turismo di massa.

«Abbiamo deciso, invece di passare per le regioni - spiega Tajani- di scrivere una lettera direttamente ai sindaci, per stimolarli a proporre progetti di valorizzazione del loro territorio, di eventi con un legame con le comunità all'estero, di digitalizzazione degli archivi e di laboratori artigianali. Ne sono passati quasi 300 qui alla Farnesina, molti altri hanno scritto e abbiamo ricevuto 845 domande. Abbiamo pensato che in tanti volessero venire in Italia per scoprire magari la chiesa dove si sono sposati i nonni, il ristorante di cui avevano sentito raccontare in famiglia. L'esempio è un po' Papa Francesco, l'argentino che è andato a trovare i cugini in Piemonte. Speriamo di attirare anche gli emigrati che hanno fatto fortuna all'estero e possono decidere anche di investire qui. Questo 2024 è l'anno delle radici italiane nel mondo e per il nostro progetto avremo in tutte le regioni manifestazioni culturali, enogastronomiche, legate alle tradizioni e all'artigianalità».

Il passaporto delle radici, un programma virtuale con una card di vantaggi, sconti, agevolazioni, ha già oltre 150 partner. Uno dei principali accordi è con le FS, Trenitalia per ridurre i costi dei viaggi sui treni ad alta velocità. E la Farnesina pensa anche alla formazione di giovani addetti al turismo, un po' in tutti i campi.

Ora il problema è come diffondere le informazioni sul progetto e il sistema di ambasciate e consolati è stato mobilitato, anche per accordi bilaterali con i Paesi dove sono più numerose le comunità di origine italiana, dall'Argentina al Brasile. Ma ci vorrà anche una mobilitazione sui mass media, sui social e magari l'Intelligenza artificiale, perchè anche il metaverso può servire a trovare le proprie radici.

Le migliaia di borghi italiani segnalano intanto problemi soprattutto infrastrutturali, perchè le strade per raggiungerli sono spesso disastrate e il

collegamento con vie e centri di traffico autostradale, aereo e ferroviario quasi un miraggio. Tajani cerca altri fondi, sta alle costole del ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto per trovarli a livello comunitario.

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