Il patto di Milano tra Conte e Sala: M5s a sostegno del Pd al ballottaggio

Giuseppe Conte sembra abbia rinunciato alla corsa a Palazzo Marino in cambio di un posto in giunta per il M5s e del rafforzamento dei rapporti con Pd

Il patto di Milano tra Conte e Sala: M5s a sostegno del Pd al ballottaggio

A poco più di un mese dalle elezioni amministrative, che coinvolgeranno anche le grandi metropoli italiane, i movimenti dietro le quinte della politica si fanno sempre più intensi. A Milano, una delle piazze alle quali si guarda con maggiore attenzione, il Movimento 5 stelle sta cercando di rafforzarsi fornendo il suo appoggio al Partito democratico, proponendo un patto di supporto in caso di ballottaggio. Questo è quanto ha rivelato Marco Antonellis su Tpi.it dopo l'annuncio di Layla Pavone come candidata dei pentastellati a Palazzo Marino al posto di Elena Sironi, già consigliere del Municipio 4 e, soprattutto, scelta dagli attivisti milanesi.

E invece Giuseppe Conte è intervenuto personalmente, mettendo da parte la Sironi e proponendo per la corsa la Pavone, membro del Cda de Il fatto quotidiano. Una mossa non prevedibile e, soprattutto, inaspettata quella dell'ex premier, che ha spiazzato molti grillini. Perché il leader del M5s ha effettuato questo cambio? Le ipotesi in campo sono diverse ma stando a quanto ha potuto scoprire Marco Antonellis, dietro ci sarebbe una sorta di alleanza tra il MoVimento e Beppe Sala.

A Giuseppe Conte non interessa fare la guerra al sindaco uscente, anzi. Sa benissimo che la Pavone non ha nessuna possibilità di inserirsi nella lotta per il posto da primo cittadino e, infatti, il suo obiettivo pare sia un altro. Il M5s e il Partito democratico stanno stringendo un patto affinché i grillini sostengano Beppe Sala al secondo turno in cambio di un posto in giunta per la dimissionaria consigliera di amministrazione de Il fatto quotidiano. "Non è nei miei pensieri in questo momento. Abbiamo un programma molto interessante che vogliamo far conoscere ai milanesi", ha replicato seccamente Layla Pavone al Corriere della sera.

Elena Sironi è stata considerata troppo combattiva per cedere il passo e Giuseppe Conte vuole partire da Milano per mantenere il dialogo con Enrico Letta. "Dopo l’intervento di Conte e le sue risposte alle domande, vi è stata la presentazione di Layla Pavone con un lungo momento di confronto, al quale si è deciso di far seguire una votazione che ha dato un esito largamente favorevole al passaggio di testimone", ha spiegato Elena Sironi. Il tutto "nella consapevolezza che il gruppo M5S di Milano mi avrebbe comunque sostenuta se avessi deciso di imporre la mia candidatura, prima della votazione ho espresso il mio parere riconoscendo il valore aggiunto che Layla Pavone potrebbe portare in questa sfida elettorale e ho lanciato l’invito ad esprimersi liberamente". Parole che sembrano quanto mai obbligate in questa circostanza, ora che alla Sironi resta solo il ruolo di capo lista.

Grandi elogi da parte di Layla Pavone verso Giuseppe Conte, invece, che quando il Corriere della sera le ha fatto notare che lei è stata imposta dalla base, che aveva scelto un'altra persona, ha risposto: "Con Conte siamo in ottimi rapporti. Da premier ha fatto benissimo, basti pensare al Recovery fund. E mi ritrovo totalmente nella Carta dei valori: sostenibilità, innovazione, ruolo delle imprese".

E poi un'altra sviolinata quando si è spostato il discorso sulle Olimpiadi invernali: "I Giochi, conquistati grazie a Conte, rappresentano certamente una grande opportunità. Sarà necessario che la città si doti di un piano di infrastrutture utili per il futuro evitando sprechi e speculazioni".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica