Il Centro-Sud bersagliato dagli incendi. Anche ieri è stato un giorno difficile sul fronte dei roghi. L'Aquila ha vissuto una lunga notte di preoccupazione lunedì per una serie di roghi di origine dolosa, che erano divampati lo scorso 30 luglio a Fosso delle Pescine, nei pressi della frazione di Arischia, e sabato a Monte Cozza, zona frazione di Cansatessa e Pettino, con le fiamme a 200 metri dal popolosi quartiere del capoluogo.
A Pettino, l'altra notte, molte persone si sono riversate in strada lungo via del Castelvecchio, via Sfrizzoli e in altre che sono alle pendici della pineta. C'è timore che le fiamme possano arrivare alla zona di Madonna Fore e San Giuliano, molto frequentata dagli aquilani, già colpita dal rogo devastante del 2007.
«Di due fronti, ne rimane sostanzialmente solo uno - ha scritto su Facebook il sindaco Pierluigi Biondi -. Nella frazione di Arischia è sotto controllo, seppure non del tutto domato. Nei quartieri di Cansatessa e Pettino, invece, il quadro è più serio e ha generato apprensione tra i cittadini: molti sono scesi in strada nel corso di questa notte e di ieri».
«Per ora non sono state disposte evacuazioni, ma abbiamo comunque individuato strutture ed alloggi alternativi per l'ospitalità - ha spiegato ieri-. Alle 6.30 sono ripresi i lanci dei #canadair».
Disagi anche per un incendio divampato nei pressi della sede ferroviaria fra Vasto San Salvo
e Montenero, sulla linea Pescara-Termoli, sospesa dalle 3.45 alle 7.40. Fiamme anche sul monte Omo, in Abruzzo, e nel Cagliaritano dove ieri e nei giorni scorsi sono andati in fumo diversi ettari di macchia mediterranea.
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