Il Pd adesso si spacca sui migranti e la Libia

Il Pd rischia la spaccatura sul rinnovo delle missioni internazionali. Orfini: "Cancellare gli accordi di Minniti con la Libia"

Il Pd adesso si spacca sui migranti e la Libia

Il Pd va in tilt sulla Libia. I dem si spaccano infatti sulla proroga delle missioni internazionali che riguardano da vicino i patti siglati nel 2017 dall'allora ministro degli Interni, Marco Minniti, con la Libia. Accordi confermati da buona parte del Pd, Forza Italia e maggioranza Lega-5 Stelle. Ma a quanto pare, proprio tra i dem c'è una spaccatura. Infatti sei parlamentari Pd insieme a Liberi e Uguali e Radicali chiedono di cancellare quegli accordi: "È un paese in guerra, è illegale prorogare le intese, in palese violazione dei diritti umani", ha affermato l'ex presidente dem, Matteo Orfini. Una presa di posizione dura che mette completamente in discussione il piano varato da Minniti: "Il sostegno alla cosiddetta guardia costiera libica per la gestione dei flussi migratori è per me invotabile. Gli accordi vanno cassati. La Libia è un paese in guerra e rimandarci chi dalla guerra scappa è illegale. Oltre che disumano. Nel Pd ci sono su questo idee diverse. Secondo alcuni, nonostante oggi in quel paese sia scoppiata una guerra, vanno difesi a oltranza. Una posizione per me incomprensibile e proprio per questo avrei voluto discuterla, per capirne le motivazioni. Dico avrei voluto perché purtroppo una riunione su questo non è mai stata convocata".

Insomma i dem rinnegano il lavoro di Gentiloni-Minniti. Così a sinistra, con l'aiuto di una parte del Pd, spunta un documento per chiedere la cancellazione degli accordi. Un testo sottoscritto dai dem Gennaro Migliore, Giuditta Pini, Luca Rizzo Nervo, Fausto Raciti, Enza Bruno Bossio e da Sinistra Leu, Articolo 1 e Radicali. "Una risoluzione in cui sostanzialmente si dice che quegli accordi vanno bene, ma bisogna avere garanzie che le motovedette non vengano usate per fare la guerra e che i diritti umani vengano rispettati. Come se tutto il resto andasse bene. Non so chi l'abbia discussa e dove.

Immagino che il segretario Zingaretti ne sia stato informato e che questa sia la linea della segreteria. Ma so che per me è invotabile. Perché continuare a fingere di non vedere i lager, le torture, le morti nel Mediterraneo davvero non si può", ha concluso Orfini. Insomma la sinistra è in tilt pure sui migranti.

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