Da una parte gli applausi ironici e i cartelli "Vergogna", dall'altra il gesto delle manette. Poco dopo il voto in Giunta per le immunità sul caso Diciotti e la richiesta mandare a processo Matteo Salvini, fuori da Sant'Ivo alla Sapienza è stata messa in piazza l'ultima sceneggiata tra Pd e M5S.
Tutto è partito da un "flash mob" del Partito democratico che si è presentato fuori dalla sede della Giunta con cartelli e slogan per contestare il voto dei 5 Stelle e quella che ritengono una retromarcia sulle immunità. "Vergogna", "La chiamavano onestà" e "Decide Casaleggio", si legge sui cartelli. E quando i senatori dem hanno visto uscire il collega grillino Mario Michele Giarrusso, hanno gridato "Onestà onestà onestà".
A quel punto il 5S ha risposto facendo il gesto delle manette e ai cronisti che gli chiedevano di replicare alla protesta ha risposto: "Sono quelli che hanno i parenti arrestati".
"Il comportamento di Giarrusso che ha mimato il gesto delle manette ai contestatori dem? Secondo me gli è scappata di mano la situazione nella pressione del momento".
Così il vicepremier Luigi Di Maio intervistato da Giovanni Floris a diMartedì su La7. Dello stesso avviso il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede: "Il gesto del senatore Mario Giarrusso è sicuramente sbagliato, un senatore della Repubblica non deve permettersi di farlo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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