"Pensa solo per sé". I malumori mafiosi per la sua bella vita

Affiliati costretti a espedienti mentre il boss si godeva il lusso. I dialoghi che avrebbero aiutato le indagini

"Pensa solo per sé". I malumori mafiosi per la sua bella vita

C'era malcontento tra alcuni mafiosi. Matteo Messina Denaro a vivere nel lusso, tra vestiti griffati, orologi costosi e donne, loro a fare la fame. «Alcuni in carcere, altri con i beni sequestrati o confiscati. Qualcuno addirittura dice una fonte del Giornale era ridotto a prestarsi a piccole estorsioni per racimolare denaro». Secondo la fonte il malcontento che serpeggiava tra alcuni boss emerge dalle intercettazioni di precedenti inchieste che hanno portato all'azzeramento dei vertici della Cupola. Potrebbe essere stato il là alle indagini culminate con il clamoroso arresto, martedì scorso, in una clinica di Palermo, del super latitante, per la cui cattura le intercettazioni sono state importanti. «Funziona così spiega la fonte I mafiosi non parlano al telefono. Sanno che potrebbero essere intercettati. Ma tra di loro parlano. E gli investigatori stanno attenti anche a piccole frasi, a parole che possano, a catena, condurre a una pista da seguire o approfondire».

Potrebbe essere bastata una parolina di troppo sullo status economico della primula rossa a dare agli investigatori qualche riferimento, o sulla sua malattia o sulla città in cui viveva. Informazioni che, incrociate alle indagini sulla patologia di cui si sospettava fosse affetto, ovvero un tumore al colon, hanno portato gli investigatori a spulciare carte e a scandagliare database e potrebbero avere concorso alla sua individuazione.

Gli inquirenti si stanno concentrando sugli interrogatori mentre sarebbero diverse le persone tenute d'occhio perché sospettate di avere aiutato, almeno negli ultimi tempi, il boss dei boss a vivere in maniera quasi anonima, non facendosi notare, tanto da potersi permettere selfie con i medici della clinica e di dare il suo numero a delle pazienti e chattare con loro. Qualcosa potrebbe emergere proprio dai due cellulari che Messina Denaro aveva con sé al momento dell'arresto, mentre, da indiscrezioni, pare non ci fosse nulla di rilevante sull'agenda trovatagli addosso.

Al vaglio gli incontri galanti che avrebbe avuto, prova ne è la presenza di Viagra e profilattici nella sua abitazione.

Incontri occasionali o relazioni durature? E, soprattutto, erano donne al corrente della vera identità dell'amante? Un punto di partenza per redigere una lista di fiancheggiatori sarà l'orologio di lusso che il super latitante aveva al polso al momento della cattura. Ha, infatti, un numero di serie da cui si può facilmente risalire al rivenditore e, quindi, al metodo di pagamento e a chi lo ha materialmente pagato. Ma darà anche indicazioni sulla provenienza del denaro.

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