La perizia sull'arma di Capodanno inguaia Pozzolo

Secondo le prime indiscrezioni che trapelano dopo che è stata depositata la perizia balistica, a sparare il colpo che la notte di capodanno ha ferito il trentenne Luca Campana è stato Emanuele Pozzolo

La perizia sull'arma di Capodanno inguaia Pozzolo
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Secondo le prime indiscrezioni che trapelano dopo che è stata depositata la perizia balistica, a sparare il colpo che la notte di capodanno alla Pro Loco di Rosazza nel Biellese ha ferito il trentenne Luca Campana è stato Emanuele Pozzolo deputato di Fratelli d'Italia. Il perito Raffaella Sorropago ha consegnato l'elaborato frutto del suo lavoro e la pistola di Pozzolo. In tre ore di colloquio il perito si è confrontato con il procuratore capo Teresa Angela Camelio e la sostituta Paola Francesca Ranieri.

Le prime indiscrezioni parlano di un colpo partito accidentalmente. Forse a causa di un maneggio maldestro dell'arma a opera dello stesso deputato (sospeso dal gruppo di FdI), unico imputato per il ferimento di Campana, genero di Paolo Morello, caposcorta del sottosegretario Andrea Delmastro, presente alla festa.

Secondo quanto riferito dal perito al magistrato, il colpo sarebbe partito verosimilmente durante le operazioni di apertura del tamburo o durante quelle di scarico dell'arma. Operazione cui stava assistendo sia Morello che Campana. Pozzolo, tuttavia, ha sempre negato di aver in pugno l'arma al momento dello sparo.

La perizia ha anche riconosciuto la deviazione del colpo da parte del tavolo di legno che si trovava vicino al capannello formato dallo stesso Pozzolo e dal trentenne ferito.

Il revolver, una calibro 22, era detenuto regolarmente da Pozzolo, ma quella

sera il parlamentare, secondo la Procura, non avrebbe potuto portarlo fuori casa, perché si tratta di un'arma da collezione. Anche il tipo di cartucce presente nell'arma era di un tipo non consentito per quel genere di arma.

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