Più 30% i respingimenti dalla Francia

A Ventimiglia la polizia blocca gli stranieri. Che restano in Italia

Più 30% i respingimenti dalla Francia
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Respinti dalla polizia francese, senza assistenza adeguata in Italia. È il destino di migliaia di migranti che cercano di passare la frontiera di Ventimiglia. E il loro numero cresce ogni anno. E ciò che denuncia Medici senza frontiere nel suo rapporto «Vietato Passare - La sfida quotidiana delle persone in transito respinte e bloccate alla frontiera franco-italiana».

Per sottolineare la gravità della situazione alla frontiera italo-francese sul Mediterraneo, Msf sfrutta anche i dati raccolti dalla prefettura di Nizza. Secondo i quali nel periodo compreso dal primo gennaio al 15 giugno 2023, 13.395 persone sono state soggette a respingimenti o trattenimenti al confine italo-francese, con un aumento del 30% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Medici senza frontiere sottolinea, poi, un aspetto odioso di questa emergenza: molte delle persone respinte rientrano nella categoria «vulnerabili», ovvero minori non accompagnati, donne incinte o con bambini al seguito, anziani e individui con patologie mediche.

Tra i 320 pazienti visitati dalla clinica mobile di Msf nell'area di Ventimiglia tra febbraio e giugno di quest'anno e le 684 persone in transito che hanno partecipato ad attività di promozione della salute e orientamento ai servizi socio-sanitari, l'80% ha dichiarato di aver tentato più di una volta di raggiungere la Francia e di essere stato respinto. Più di un terzo dei 48 minori non accompagnati assistiti da Msf ha riferito di essere stato respinto, mentre diverse persone hanno raccontato di essere state detenute arbitrariamente dalla polizia francese in container durante la notte, in condizioni di promiscuità e senza alcuna protezione specifica per donne e minori. I migranti hanno raccontato ai medici che nelle notti trascorse nei container non sempre sono stati forniti cibo e acqua, l'assistenza medica è stata spesso negata, i servizi igienici ritenuti inadeguati e le persone sono state costrette a dormire a terra in spazi ridotti e spesso sovraffollati. Inoltre, solo nella prima metà dell'anno, Msf ha registrato almeno quattro casi di separazione familiare durante i respingimenti.

«Vediamo - dice Sergio Di Dato di Msf - persone vulnerabili che vengono respinte dalla polizia

francese in maniera indiscriminata, senza che le loro specifiche condizioni individuali vengano adeguatamente valutate, per poi ritrovarsi sul territorio italiano senza un'adeguata assistenza da parte delle istituzioni».

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