Forza Italia vede il bicchiere mezzo pieno all'indomani del via libera da parte del Consiglio dei ministri del primo provvedimento economico (Decreto Sostegni) dell'esecutivo Draghi. «È un primo importante passo nella direzione giusta. Grazie all'azione di Forza Italia, su intuizione del nostro presidente Silvio Berlusconi e del centrodestra, sono stati introdotti elementi che modificano in radice lo schema fin qui utilizzato. A cominciare dalle quantità: per imprese, professionisti e partita Iva sono stati messi in campo oltre undici miliardi per il fondo perduto, 700 milioni per i danni subiti dal turismo montano, 200 milioni per un fondo aggiuntivo per le attività più colpite; 100 milioni per un fondo ulteriore affidato al ministero del turismo per fiere congressi saltati. E poi risorse per l'agricoltura. E un nuovo metodo che ci consentirà rapidità nelle erogazioni e maggiore equità», spiega al Giornale il ministro per gli Affari regionali Mariastella Gelmini, capo della delegazione azzurra in maggioranza.
Tra i risultati portati a casa da Forza Italia il superamento dei codici Ateco: «Forza Italia ha chiesto da quasi un anno il superamento del meccanismo dei codici Ateco e delle fasce di colore delle regioni. L'unico principio per ottenere queste risorse è avere subito perdite. Ciò ci consentirà anche di prescindere da chi ha disposto le eventuali chiusure (governo centrale o regioni). Ed è grazie alla battaglia di Forza Italia che viene riconosciuta la specificità del danno subito dai centri storici, dalla montagna, dalle società che organizzano eventi, congressi, matrimoni».
Il decreto stanzia 32 miliardi. Ancora pochi? «Abbiamo agito nell'ambito delle possibilità esistenti grazie ad uno scostamento di bilancio di 32 miliardi votato dal centrodestra quando ancora eravamo all'opposizione e nessuno pensava che ci saremmo trovati di fronte ad una nuova ondata. La platea di aziende da risarcire è molto ampia: sappiamo che queste risorse non sono sufficienti ma già nel prossimo mese porteremo in Parlamento un nuovo scostamento di bilancio». Tra i punti più discussi la cancellazione delle cartelle esattoriali: «Al netto della vicenda della cancellazione dei piccoli debiti con l'erario, abbiamo posto altri due paletti fondamentali per l'attuazione di quell'anno bianco fiscale che ha sempre chiesto il presidente Berlusconi. Perché oltre al provvedimento sulla cancellazione dei debiti in questo decreto c'è un nuovo rinvio delle scadenze fiscali e c'è lo stanziamento di ulteriori 1,5 miliardi a favore dei professionisti per l'esonero dai contributi previdenziali di quest'anno. Sulla vicenda della cancellazione dei piccoli debiti, abbiamo segnato un punto importante». Il decreto è stato illustrato nella conferenza stampa di Draghi con i ministri Andrea Orlando e Daniele Franco. Nessun esponente del centrodestra? «Se fossimo in un governo politico avrebbe ragione, ma Orlando era lì in quanto ministro del Lavoro, uno dei temi portanti del decreto. Non siamo usciti dai monologhi di Conte per passare al Cencelli delle conferenze stampa». Il Draghi comunicatore le piace? «Efficace e rassicurante, consapevole dei problemi del Paese e anche dell'esigenza di trovare nella maggioranza un equilibrio politico.
E mi faccia anche dire che ho trovato molto condivisibili le parole sul patto di stabilità da rivedere e sugli errori che possono essere stati commessi sulla vicenda dei vaccini». Un'ultima curiosità, lei farà il vaccino Astrazeneca? «Certo. Quando sarà il mio turno».
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