È guerra aperta tra Brad Pitti e Angelina Jolie, che da coppia perfetta sono diventati nemici da film. A dividere ancora di più i due ex coniugi da copertina è la vigna che i due acquistarono per 25 milioni di dollari nel 2008 nel sud della Francia, nel villaggio di Correns, nel sudest della Francia: la tenuta Château Miraval, dove peraltro si erano sposati nel 2014 e dove si producono etichette di un certo interesse soprattutto rosati. A curare l'aspetto enologico Marc Perrin, uno dei più conosciuti viticultori della Valle del Rodano.
Tutto bello, tutto buono, finché nel 2019 le due star divorziano. E Angelina decidere di vendere le sue quote dell'azienda a una società produttrice di alcolici con sede in Lussemburgo che fa capo all'oligarca russo Yuri Shefler, tradendo l'accordo tra i due coniugi secondo cui nessuno dei due avrebbe potuto cedere la propria parte di Château Miraval senza l'accordo dell'altro. Cosa che Pitt, che ha sporto denuncia contro l'ex moglie e chiede un processo con giuria, sostiene che Jolie non abbia fatto mentre lei sostiene di avere avvertito lui nel gennaio 2021.
Secondo i legali di Pitt l'acquisizione da parte di Shefler sarebbe «ostile» al business del vino che Pitt aveva «accuratamente costruito» e che aveva fatto di Miraval «una storia di successo internazionale multimilionaria», sebbene Jolie non avesse «contribuito a nulla». «Jolie - riportano i documenti - sapeva che Shefler e i suoi affiliati avrebbero cercato di controllare l'attività che Pitt aveva costruito e di minare l'investimento».
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