Le quote rosa imposte dal Rosatellum non hanno funzionato. Alla Camera sono state elette solo 185 donne e 86 al Senato. Alla vigilia della festa della donna, stando ai primi numeri, sembrano essere meno di 1/3 del totale dei parlamentari.
La presenza femminile in Parlamento, se raffrontata con la legislatura precedente, appare identica a Palazzo Madama e leggermente inferiore a Montecitorio, dove nel 2013 le elette furono 198. Al momento i dati non sono ancora definitivi e, pertanto, alla Camera il numero delle elette, una volta che scatteranno i recuperi nei collegi plurinominali, potrebbe avvicinarsi a quello della legislatura appena conclusasi. A meno che, ed è statisticamente improbabile, i subentranti risultino tutti uomini.
Per il momento al Senato, al netto dei plurieletti, la percentuale si aggira attorno al 27%. Il gruppo più rosa è quello del Movimento Cinquestelle, con 42 donne su 112 eletti, poco al di sotto della soglia del 40%, prevista dal Rosatellum come percentuale minima da rispettare in fase di candidature per un genere rispetto all'altro. Lontano dal 40% anche il centrodestra con 30 elette su 137 e il centrosinistra, con 13 su 59. Il magro risultato di Leu determina un'unica presenza femminile su quattro eletti, quella di Loredana De Petris, ex-capogruppo di Sinistra italiana.
Anche al Senato prevalgono i grillini con 82 donne su 222 eletti sicuri (circa il 37%), mentre il centrodestra, su 260 seggi totali assegnati fnora elegge 67 donne (circa il 26%). Il Pd, in attesa dei ripescaggi, ha 32 donne su 115 seggi assegnati (28%). Per Leu, invece, solo 4 donne su 14 seggi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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