«Vuoi che ti regalino dei fiori il 14 (San Valentino) muori il 13». A vedere pubblicato il post sulla pagina di Facebook di Piera Napoli, cantante neomelodica 32enne di Palermo, mamma di 3 figli, vengono i brividi. Ieri il marito l'ha uccisa a coltellate nel bagno della loro abitazione al piano terra di uno stabile in via Vanvitelli, nel quartiere Cruillas di Palermo. E quel post, con il senno di poi, assume il sapore di un presagio nefasto.
Lui, Salvatore Baglione, 37 anni, alle 12.40 di ieri si è presentato alla stazione dei carabinieri di Uditore dicendo che la moglie era morta nel bagno di casa. I carabinieri, giunti sul posto, hanno rinvenuto il corpo senza vita di Piera immerso in un lago di sangue con almeno dieci ferite da arma da taglio, alcune alla gola. Piera voleva lasciarlo. L'incanto della loro unione era terminato, anche se i vicini dicono di non saperne nulla, anzi ritenevano che la loro fosse «una famiglia normale». E così si presentava su Facebook dove, su entrambi i profili di moglie e marito, non mancano scatti insieme e con i figli. Gli ultimi sono risalenti al periodo natalizio, per il compleanno dei due figli gemelli. Ma un mese fa Piera aveva chiamato la polizia per le violenze e le aggressioni subite da parte del marito, ma alla fine non aveva sporto denuncia.
A indagare sono i carabinieri della Compagnia di San Lorenzo e i militari dell'Arma della sezione investigazioni scientifiche che hanno effettuato i rilievi nell'abitazione e hanno sequestrato un grosso coltello da cucina, l'arma del delitto. Baglione ieri, durante l'interrogatorio del pm Federica Paiola e del capitano Simone Calabrò, comandante della compagnia di San Lorenzo, ha confessato l'omicidio e ha riferito i particolari dell'orrenda mattina: prima ha accompagnato dai nonni i tre figli (due gemelli di 11 anni e un 13enne) e poi ha fatto rientro a casa ed è iniziato un litigio con Piera terminato nel pluri accoltellamento.
Al vaglio degli inquirenti il profilo Facebook di Baglione, nel quale, oltre a diverse foto della sua famiglia, ci sono frasi ad effetto. Soltanto poche ore prima di recarsi in caserma aveva pubblicato un post preso dal profilo «Dna criminale»: sullo sfondo c'è una foto di Robert De Niro e si legge: «Il rispetto gran bella cosa, peccato che non tutti ne conoscano il significato». Si legge anche in un altro post: «Non permettere a nessuno di rovinare la tua pace soltanto perché non trova la sua», tratta da un libro di Nicolas Paolizzi, e la pagina è diventata una raccolta di insulti e cattivi auspici per l'orrendo crimine che ha commesso non solo arrogandosi il diritto di stroncare una vita, ma distruggendo anche quella dei figli che dovranno crescere senza la loro mamma.
Piera era nota come cantante neomelodica in dialetto napoletano. I suoi brani su YouTube e i duetti con altri cantanti neomelodici annoverano migliaia di visualizzazioni.
Soltanto pochi giorni fa, sempre nel Palermitano, erano stati celebrati i funerali di un'altra donna uccisa dalla persona con cui stava: la 17enne Roberta Siragusa di Caccamo, per il cui omicidio è in carcere il fidanzato Pietro Morreale, 19 anni, accusato anche di occultamento di cadavere.
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