Post choc del consigliere M5S: "Berlusconi muori, è unico modo"

Il consigliere comunale di Campagnola Emilia, Rajinder Singh, su Facebook: "Berlusconi muori". Bignami (Fi): "In politica non nemici, ma avversari"

Post choc del consigliere M5S: "Berlusconi muori, è unico modo"

Non c'è solo Alessandro Di Battista. L'odio chiama odio e a quanto pare il livore del grillino d'America fa scuola nel Movimento. Dopo i continui insulti del Dibba e la definizione di Berlusconi come "male assoluto", dopo la (folle) teoria di Danilo Toninelli nel considerare "geneticamente diversa" Forza Italia e dopo le battute di Beppe Grillo negli spettacoli teatrali, ora un consigliere comunale di un piccolo paesino emiliano va ben oltre. Arrivando a chiedere la morte del Cav.

Gli atti in fondo dicevano chiaramente che la fine della tragedia non poteva essere diversa. Se la testa (Grillo, Toninelli, Di Battista) insulta, alla fine a puzzare è tutto il pesce. Quest'ultima ingiuria lo dimostra.

Lo screenshot del post pubblicato sulla bacheca Facebook da Rajinder Singh, 38enne consigliere comunale e capogruppo del M5S a Campagnola Emilia, gira da qualche giorno su smarphone e social network. Sulla pagina "pubblica ma personale" del consigliere non c'è rimasto molto, perché appena sono scoppiate le polemiche l'eroico grillino s'è catapultato a cancellarlo. Il testo del messaggio è chiaro: "Berlusca, se vuoi risolvere tu la situazione in Siria, muori è l'unico modo".

Le avversità vanno bene. Anche i risentimenti son concessi in politica e agli insulti ci si può pure abituare, soprattutto in una fase così concitata. Ma gli auguri di morte sembrano davvero troppo. "In politica non possono esistere nemici, solo avversarsi - attacca Galeazzo Bignami, capogruppo di Fi al consiglio regionale e neodeputato - L’odio che le sinistre riversavano su Berlusconi oggi lo riversano i 5stelle che hanno ormai surrogato il Pd a sinistra anche in questo".

Il diretto interessato, in realtà, ha tentato ieri un'estrema difesa. Seppur debole. "Quelli che mi accusano sono falsi!", dice Rajinder Singh contattato dalla Gazzetta di Reggio. "Hanno tagliato il post. Sotto c’era un mio commento che spiegava che il post era copiato da un’altra persona. Ma quando ho visto che le chiamate sul mio cellulare continuavano l’ho cancellato".

Per carità. Sarà sicuramente un copia e incolla. Eppure come giustificazione pare un po' deboluccia, visto che resta il fatto (incontrovertibile) della condivisione. Se domani un anonimo conisgliere del centrodestra copia-incollasse un post di chissà chi augurando a Grillo di passare a miglior vita, cosa accadrebbe? Il finimondo.

Peraltro, secondo Giulio Casoni, ex consigliere comunale di Forza Italia a Campagnola Emilia, "fino a ieri sera (domenica sera, ndr) dopo le 23 non c’era alcun commento e anche dopo che gli ho fatto notare la gravità di quanto detto non si è mai scusato". E così contro Rajinder Singh già arrivano le prime richieste di dimissioni.

Che lui però rispedisce al mittente: "Prima cosa, la bacheca Facebook di Rajinder Singh Jimmy è personale – fa sapere alla Gazzetta –. Non c’entra nulla con il consigliere comunale. Il mio profilo è pubblico ma è personale. Quindi si sta sollevando un polverone per nulla. Figuriamoci chiedere le mie dimissioni".

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