Poteri alla polizia sulle case occupate

Il decreto: pugno duro sulle truffe agli anziani e le aggressioni agli agenti. Scontri a Roma

Poteri alla polizia sulle case occupate
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Da ddl a dl per dare un'accelerata a un tema caro all'esecutivo: la sicurezza. Ma con un'impronta che, rimarca in conferenza stampa il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, è più sociale che securitaria. A provarlo, i temi più gettonati dagli esponenti del governo nel presentare il provvedimento: tolleranza zero con le occupazioni abusive, sgomberi rapidi per chi si ritrova la casa «scippata», tutela degli anziani contro le truffe, tutela legale (e contro le aggressioni) per le forze dell'ordine.

Con il titolare del Viminale, a presentare il decreto Sicurezza approvato ieri dal Consiglio dei ministri, c'era anche il Guardasigilli Carlo Nordio, e anche se non presente la premier Giorgia Meloni saluta in un comunicato il via libera del Cdm a «un provvedimento molto importante». Spiegando che la scelta di ricalcare il Ddl Sicurezza è una decisione «legittima» del governo per far entrare subito in vigore «norme necessarie che non possiamo più rinviare», visto che il Disegno di legge era da un anno e mezzo impelagato tra le camere in quello che Meloni ha chiamato «un iter piuttosto tortuoso».

Niente «blitz», niente scorciatoia, assicura la premier. Solo un modo per accelerare l'entrata in vigore di misure frutto anche di 18 mesi di dibattito parlamentare. Ma nonostante la precisazione, ieri al presidio organizzato al Pantheon dalla Rete Nazionale No al Ddl Sicurezza contro il decreto, ci sono stati scontri tra manifestanti che puntavano a Palazzo Chigi e il cordone di polizia, con lanci di bottiglie. In piazza anche esponenti dell'opposizione (per il Pd Francesco Boccia, Filippo Sensi, Beatrice Lorenzin, Enzo Foschi; per M5s le senatrici Aida Lopreiato, Elisa Pirro, Elena Sironi e Valentina D'Orso. Per +Europa Riccardo Magi).

Come anticipato, i 34 articoli del decreto ricalcano in gran parte il testo del «vecchio» Ddl. Qualche piccola correzione, annunciata, riguarda i punti al centro delle osservazioni del Quirinale, tra le quali la cancellazione dell'obbligo di differimento della pena per le donne incinte o madri di figli piccoli che commettono reati (il decreto introduce il «rinvio facoltativo della pena», prevedendo anche che non si possa rinviare affatto il carcere «se da ciò derivi una situazione di pericolo, di eccezionale rilevanza, di commissione di ulteriori delitti»).

Ma, come detto, Nordio e Piantedosi rimarcano altre misure previste dal decreto. In primis l'introduzione di una più forte tutela del proprietario di casa che si vede privato della sua abitazione per occupazione abusiva. Nordio spiega che oltre ad aver previsto una «congrua sanzione penale» ora sarò possibile, se la casa è l'unica a disposizione della «vittima», anche un intervento immediato delle forze dell'ordine, salvo il ruolo del magistrato, per far sloggiare l'occupante praticamente a tempo zero. Un punto sul quale si è voluto soffermare anche Piantedosi, ricordando come sovente l'occupazione di casa colpisca gli anziani che se ne accorgono al rientro da un ricovero, «nel qual caso ora è prevista una procedura rafforzata e veloce», ha spiegato il ministro.

A proposito di terza età, Nordio e Piantedosi sottolineano l'introduzione di circostanze aggravanti per le truffe che hanno come vittime gli anziani. Un tema caldo, a danno di soggetti particolarmente vulnerabili. Meloni rimarca l'introduzione della tutela finanziaria per le forze dell'ordine, al quale lo Stato assicurerà il pagamento fino a una certa soglia delle spese legali.

«Non è uno scudo penale», taglia corto Nordio, mentre Piantedosi ricorda l'inasprimento delle pene per le aggressioni contro gli agenti (e nelle carceri e nei Cpr) e annuncia il sì alle body cam per gli agenti, parlando di un «provvedimento molto atteso» che è «espressione di una vocazione alla trasparenza» delle forze di polizia.

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