Con Prada e Re Giorgio sfila lo spirito dei tempi

Con Miuccia pezzi nuovi che sembrano vintage. La donna Armani rivoluziona l'uso della cravatta

Con Prada e Re Giorgio sfila lo spirito dei tempi
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C'è una sola parola che in tedesco suona meglio dell'italiano: zeitgeist. Significa «spirito del tempo» ed è da anni la magnifica ossessione di Giorgio Armani e Miuccia Prada. Dalle loro collezioni ci si aspetta sempre il paradigma delle tendenze di stagione, l'ingresso nel cerchio magico dell'invenzione, qualcosa che era sotto gli occhi di tutti ma gli altri non l'hanno visto. Stavolta Lady Prada è partita da un dato di fatto: «viviamo sommersi dalle informazioni, immersi in un flusso costante di contenuti e guidati da algoritmi che propongono a ciascuno la sua visione del presente». Da qui l'idea di proporre per l'estate 2025 pezzi nuovi che sembrano vintage e pezzi d'archivio trasformati in novità anche grazie all'intervento di un co-direttore creativo del calibro di Raf Simons. Il risultato è stato per certi versi straniante: le gonne con gli anelli passavela, quelle appese ai moschettoni, le piccole giacchine boxy in suede colorato, quasi tutte le scarpe a punta e un paio di tubini hanno scatenato in molti l'effetto deja vu. In un paio di casi siamo addirittura in grado di ricordare la data e i materiali di un certo pezzo come il meraviglioso soprabito presentato per l'inverno 2005 in cavallino leopardato e ora riproposto in canvas maculato per l'estate 2025. Il tutto con volute dissonanze che vanno dagli occhiali fantascientifici ai cappelli calzati fino al naso passando per i collant trasformati in pantaloni (e pensare che la grande signora del made in Italy non porta le calze neanche a 20 sotto zero) con il classico ensemble di camicetta e golfino. Insomma l'unica risposta possibile alla tirannia dell'algoritmo è qualcosa di strettamente personale perché la parola eleganza viene dal latino «eligere», cioè selezionare. Re Giorgio è stato il primo e più intonato cantore di uno stile maschile al femminile che non mortifica le donne, ma anzi le rende libere. Da qui a riproporre sulla passerella di Emporio Armani l'immagine della ragazza con il completo giacca e pantaloni da uomo su camicia e cravatta ce ne corre anche se l'invito alla sfilata è proprio uno scatto di questo look firmato da John Munro nel 2000. «È una foto del mio passato che però rappresenta anche il futuro» dice lui che ha trasformato quel gesto considerato radicale 25 anni fa in un gioco. La cravatta diventa collana, fiocco, nastro, tocco di colore sui toni neutri in certi casi cipriati dei capi. Si passa dai pantaloni fluidi oppure da equitazione con giacche morbide dalle spalle naturali ai piccoli abiti dai drappeggi avvolgenti; dai severi parka agli evanescenti abiti senza peso, un mondo di grazia e buona educazione. Da Max Mara va in scena una delle più belle collezioni di Jan Griffiths, talentuoso direttore creativo del brand che stavolta s'ispira a Ipazia matematica, astronoma e filosofa nata nel 416 d.C. ad Alessandria d'Egitto e definita da sempre «la più brillante mente della sua epoca». Le linee degli abiti hanno una precisione cartesiana e tutti i dettagli (dai drappeggi alle allacciature) sono dettati da un aritmetica che è tanto nel cuore quanto nella mente. Sublime anche la scelta cromatica che parte dal bianco e arriva al marron glacè. Dello stesso segno anche la terza collezione disegnata da Adrian Appiolaza per Moschino con una capacità non comune di sovvertire l'ordine delle cose per cui il tubino nero viene geneticamente modificato da una vestaglia in seta colorata e la costruzione sartoriale dei capi passa dall'interno all'esterno sen0qDa Genny Sara Cavazza entra in una specie di stargate che mescola un'opera come il Giardino delle Delizie dipinto da Hyeronimus nel 1480 con una gigantesca scultura di Marc Quinn che rappresenta un'orchidea, fiore-simbolo del brand. Stampata, laserata, ridotta a pois sul trench o trasformata in bottone di metallo, l'orchidea esalta la romantica concretezza della donna Genny che indossa slingback e ballerine gioiello in alternatica ai sandali stiletto da gran sera.

Imperdibile la nuova sneaker di Geox Sferica Plus senza peso e con un sistema brevettato per infilare e togliere la scarpa senza nemmeno piegarsi. Bellissima la borsa Virginia con cui Franzi festeggia 160 anni di storia. Dedicata a Virginia Oldoini, bellissima donna dell'800, è un capolavoro di modernità.

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