Prescrizione, governo diviso: Italia Viva non vota con la maggioranza

I deputati di Italia Viva non partecipano al voto in Aula sulla richiesta di esame d’urgenza della proposta di legge Costa (Fi) che cancella la riforma della prescrizione voluta dal M5s. I renziani: "Assenti per non dividere la maggioranza"

Prescrizione, governo diviso: Italia Viva non vota con la maggioranza

"Per non creare divisioni pretestuose nella maggioranza ed evitare strumentalizzazioni su un voto procedurale, ci limitiamo a non votare". Così i deputati di Italia Viva, il partito di Matteo Renzi, hanno motivato la loro decisione di non partecipare al voto sulla richiesta di esame d'urgenza della proposta di legge Costa (Forza Italia) per abrogare e quindi bloccare l'entrare in vigore delle nuove norme sulla prescrizione. Nessun incidente, dunque, per la maggioranza. I voti a favore dell'urgenza sono stati 245, i voti contrari 269. Hanno votato a favore Lega, FI e FdI. No di M5s, Pd e Leu. L'urgenza non è passata per appena 24 voti di scarto. Il gruppo di Italia Viva conta 28 deputati. Numeri che spiegano come la crisi sia stata evitata solo grazie a un "trucco".

Iv: "Non votiamo per non dividere il governo"

Facendo aumentare, però, il potere di ricatto dei renziani. "Riconosciamo l'urgenza e la riconoscono avvocati in sciopero e magistrati fuori dal parlamento", hanno fatto sapere i parlamentari di Iv. Che hanno aggiunto: "Per non creare divisioni pretestuose nella maggioranza ed evitare strumentalizzazioni su un voto procedurale, ci limitiamo a non votare", ma "chiediamo al governo subito una soluzione, perché ogni discussione su prescrizione e riforma processo penale è ferma". La proposta al vaglio del governo, voluta dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede (M5s), porterebbe al blocco della prescrizione dopo la sentenza di primo grado.

Costa (Fi): "5 Stelle forcaioli, dem pavidi"

Un principio che già il Pd fatica a riconoscere come proprio, figuriamoci il partito di Matteo Renzi che ha sempre fatto del garantismo la propria stella polare. Dunque, il no della maggioranza alla richiesta richiesta di esame d'urgenza della proposta di legge Costa è stato reso possibile solo dalla defezione dei deputati renziani. Durissima la reazione di Enrico Costa, deputato di Forza Italia autore della richiesta d'urgena: "La maggioranza si spacca sulla prescrizione. Abbiamo voluto portare in Aula la discussione sulla prescrizione per fare emergere le diverse visioni all'interno della maggioranza in cui ci sono forcaioli come i 5 Stelle e, come loro complici, i pavidi del Pd che hanno addirittura applaudito all'esito della votazione che ha respinto la procedura di urgenza. Così anche il Pd lascia le impronte digitali sull'ergastolo processuale. La nostra battaglia di civiltà giuridica non si ferma, ma lavoreremo per avere in Aula entro il mese di dicembre la nostra proposta di legge. Abbiamo apprezzato che una parte della maggioranza non si sia piegata all'estorsione dei 5 Stelle e non abbia lasciato le proprie impronte su questo scempio".

Rosato (Iv): "Noi mettiamo al centro il garantismo"

Vale a dire Italia Viva. La quale, per bocca del suo coordinatore nazionale, Ettore Rosato, prima del voto aveva definito la prescrizione un "tema molto serio, come la giustizia, che riguarda la competitività di un sistema paese, la sua serietà e i rapporti con i cittadini.

Noi - aveva spiegato Rosato - siamo un partito che mette al centro il garantismo rispetto a una giustizia efficiente ed efficace, che tenga conto, anche per questo, della necessità dei cittadini di una giustizia rapida e certa", il commento dell'esponente di Iv prima di concludere: "Non escludiamo che faremo le cose giuste, anzi siamo certi che le faremo...".

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