Già indagato dalla procura di Firenze per traffico d'influenze illecite, l'avvocato Alberto Bianchi rischia ora l'accusa di finanziamento illecito. Bianchi, presidente della Fondazione Open che faceva capo a Matteo Renzi, sarebbe finito ulteriormente nel mirino della Guardia di Finanza. Come scrive il Corriere della Sera, il sospetto delle fiamme gialle è che il contratto di consulenza del 2016 con il gruppo Toto, concessionario delle autostrade A24 e A25, fosse la contropartita per consentire all'azienda di risolvere un problema economico con lo Stato. Nello specifico, i finanzieri indagano su un contratto di consulenza firmato tra Bianchi e Toto perché il primo rappresentasse il secondo in un contenzioso con Autostrade da 75 milioni di euro. 2 milioni il valore della parcella, 700 mila quelli incassati personalmente da Bianchi. Soldi che l'avvocato, con una serie di bonifici, ha versato quasi interamente nelle casse di Open, la Fondazione che dal 2012 al 2018 ha finanziato l'organizzazione della Leopolda, la kermesse fiorentina di Renzi.
Gli inquirenti vogliono capire se i 700 mila euro non siano stati in realtà un finanziamento illecito per ingraziarsi il "giglio magico" renziano e con esso il governo Gentiloni che nel 2017, come riportato dal quotidiano La Verità, ha approvato un emendamento alla manovra per sanare un debito contratto con l'Anas dalla Strada dei Parchi, società della famiglia Toto. L'ipotesi è che sia stato proprio questo il favore chiesto a Bianchi in cambio della consulenza.
Gli inquirenti hanno analizzato la documentazione prelevata dalla sede della società dei Toto, che dichiara di avere "sempre agito nella massima correttezza e trasparenza". Mentre Bianchi si dice "amareggiato, ma fiducioso che il buon lavoro degli investigatori chiarirà in tempi rapidi la mia posizione che è lineare e chiara".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.