Il pressing del Palazzo. "Elkann in Parlamento"

Il coro: "Tavares non ci mancherà". Salvini: "Quanto prende per andarsene?". E Conte va a Pomigliano

Il pressing del Palazzo. "Elkann in Parlamento"
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Il coro della politica reagisce immediatamente alle dimissioni di Carlos Tavares, ceo di Stellantis. E se la Lega si chiede quanto prenderà di «premio» il manager portoghese, dopo una gestione definita «disastrosa», parte dell'opposizione pressa affinché John Elkann, presidente della società automobilistica, si presenti in Parlamento per un'audizione. Nel frattempo, Giuseppe Conte con una delegazione del M5s oggi sarà a Pomigliano per incontrare gli operai dello stabilimento campano. In ogni caso, il Palazzo sembra d'accordo su un punto: «Tavares non ci mancherà». Il primo a chiedere la convocazione rapida di Elkann davanti alle Camere è il leader di Azione Carlo Calenda. La richiesta arriva con il consueto, tempestivo, post su X. «Non rimpiangeremo Tavares. Il sostenitore della teoria darwiniana applicata però solo ai lavoratori. Ora diventa ancora più urgente riconvocare John Elkann in Parlamento. Domani scriverò a Fontana», incalza il senatore ed ex ministro dello Sviluppo Economico. Stessa linea tenuta da Avs. «Tavares è colui che ha avviato un processo di delocalizzazione dell'automotive in Italia, con politiche che hanno provocato guasti ed esuberi e ritardato i processi di innovazione tecnologica. A questo punto Stellantis ha il dovere di dire cosa vuole fare dei suoi stabilimenti e quale è il suo piano industriale. Per queste ragioni chiediamo che Elkann sia immediatamente audito in Parlamento», scrivono i due leader rossoverdi, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni.

Dal centrodestra arriva uno squillo da parte della Lega. Il Carroccio sceglie di affidare il suo commento a una nota. «Siamo curiosi di sapere quanto prenderà Carlos Tavares come premio economico dopo la sua disastrosa gestione», si legge nel comunicato del partito di Via Bellerio. Lapidario Gasparri (Fi): «Tavares, più milioni che soluzioni». Duro anche il M5s, che in serata annuncia un blitz di Conte allo stabilimento Stellantis di Pomigliano. Giuseppe Conte, assieme a una delegazione di pentastellati, domani mattina incontrerà i lavoratori e gli operai di Stellantis e quelli dell'indotto di Pomigliano, in agitazione e in sciopero proprio da domani per il mancato rinnovo da parte dell'azienda della commessa alla società Trasnova. Conte e la delegazione 5 Stelle raggiungeranno i cancelli dello stabilimento e avranno modo di ascoltare le ragioni della protesta. L'incontro e la visita agli operai erano stati anticipati dall'ex premier alla delegazione di Pomigliano alla manifestazione per Stellantis dello scorso 16 ottobre. «Tavares non ci mancherà, la sua gestione è stata drammatica per l'Italia. Ora la proprietà non ha più scuse: presenti un piano industriale serio. Al Paese, alle imprese e ai lavoratori non serve un capro espiatorio ma un'inversione di rotta della linea aziendale», scrive l'ex sindaca di Torino e vicepresidente dei Cinque Stelle, Chiara Appendino.

«Chiederemo nuovamente a John Elkann di venire in Parlamento per confrontarsi sul futuro di Stellantis e del settore», dice Antonio Misiani, responsabile Economia nella segreteria del Pd. «Importante che John Elkann si presenti al più presto in Parlamento per riferire sul futuro di Stellantis», spiega Tommaso Foti, capogruppo Fdi alla Camera.

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