Le prime dosi in volo per gli hub. Alle 7 il vaccino risveglia l'Italia

Un furgone con il pinguino scortato dai carabinieri recapita i sieri. E scatta l'operazione Eos: smistati nei punti regionali su cinque aerei. La prima sarà Claudia, un'infermiera di 29 anni

Le prime dosi in volo per gli hub. Alle 7 il vaccino risveglia l'Italia

Roma. Sono arrivati nella serata di ieri all'hub nazionale di Pratica di Mare i primi vaccini in partenza per le varie regioni italiane. Le dosi, giunte su un camioncino Pfizer la sera di Natale alla caserma di Tor di Quinto, scortati dalle pattuglie del Nucleo Radiomobile dei carabinieri di Roma e dalle Sos (Squadre operative di supporto), che ieri mattina hanno accompagnato il mezzo con il pinguino sulla fiancata che li trasportava fino all'ospedale Spallanzani, sono stati caricati in gabbie merci e quindi sui cinque aerei in partenza per le varie destinazioni: l'operazione Eos. I vaccini erano conservati in appositi contenitori che consentono di mantenere una temperatura tra i 2 e gli 8 gradi.

Un impegno importante quello delle Forze armate, come ricordato dal ministro Della Difesa Lorenzo Guerini, in queste ore in costante contatto con il comandante del Coi, generale Luciano Portolano e la sala operativa. Guerini, che ha trascorso la vigilia di Natale in Kosovo con i militari impegnati in missione, ha chiarito: «Ci avviamo a concludere un periodo impegnativo per la Difesa e per il Paese, un anno drammatico per l'emergenza pandemica che ha visto il comparto militare lavorare a 360° per continuare a guadagnarsi sul campo, in Italia e all'estero, la fiducia che la comunità internazionale ci riconosce ogni giorno». Quella di ieri è stata solo la prima fase della distribuzione. La seconda partirà nei prossimi giorni, presumibilmente già all'inizio di gennaio, quando arriveranno le dosi del vaccino «cold». Oggi all'ospedale Spallanzani di Roma prenderà il via il Vaccine day.

Il commissario straordinario all'emergenza Covid, Domenico Arcuri, sui tempi di somministrazione ha chiarito: «Non so se tutte le regioni riusciranno a fare tutti i vaccini entro il 27, ma so che il vaccino Pfizer può essere conservato per 4 giorni, quindi entro il 30 dicembre le dosi dovranno essere state tutte utilizzate. Penso comunque che questo accadrà prima». Oltretutto «la Pfizer ha assicurato che nella settimana che inizia il 28 dicembre arriveranno altre 450mila dosi, che verranno portate nei 300 punti di somministrazione». Il vaccino attualmente è somministrabile solo ai soggetti sopra ai 16 anni, ma si stanno facendo studi ad hoc per capire se potrà essere dato anche ai bambini in età pediatrica. In ogni caso, la priorità viene stabilita dal Servizio sanitario nazionale. La prima persona italiana a essere vaccinata oggi sarà Claudia, infermiera romana di 29 anni, peraltro tra le più giovani. La donna si è laureata all'università La Sapienza di Roma e lavora come infermiera nel reparto di Malattie infettive dello Spallanzani, dove ha fatto anche un tirocinio. Da quanto si apprende »ha dato la sua disponibilità anche per le Uscar e in queste vesti si è recata spesso al domicilio di malati».

Massimo Galli, direttore del reparto di malattie infettive del Sacco di Milano ha chiarito all'Adnkronos che «già dopo la prima somministrazione di vaccino si avrà una prima immunità, ma dovranno passare comunque alcuni giorni. In condizioni naturali gli anticorpi si riscontrano in titolo ragionevole dopo una decina di giorni dalla comparsa dei sintomi». Nella seconda fase i vaccini saranno somministrati, secondo la priorità stabilità dal Servizio sanitario nazionale, agli ospiti delle Rsa, ai sanitari, ai medici nelle varie regioni e, quindi, agli uomini e alle donne delle Forze armate e delle Forze dell'ordine. Come detto, la distribuzione avverrà sempre tramite aereo e tutte le dosi passeranno dall'hub nazionale di Pratica di Mare.

In questo caso, la Difesa ha messo a disposizione tutto il personale e i mezzi che saranno necessari ed è pronta a garantire, sotto il coordinamento del Coi, efficienza, prontezza e quell'operatività che contraddistingue i nostri militari.

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