Primo test per Fi dopo Silvio. Oltraggio alla sede di Firenze

Centrodestra e Terzo polo candidano a governatore l'azzurro Roberti. Scritte offensive contro Berlusconi

Primo test per Fi dopo Silvio. Oltraggio alla sede di Firenze
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È il primo test elettorale dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi. Ma anche un laboratorio di una possibile nuova alleanza tra il centrodestra e il Terzo Polo, un esperimento che se dovesse avere successo potrebbe aprire la strada a un nuovo format politico.

Il Molise si prepara a scegliere il suo nuovo governatore e a rinnovare il proprio consiglio regionale. Domani e lunedì va in scena una sfida a tre tra Roberto Gravina, sostenuto da Pd e Movimento Cinque Stelle; il sindaco di Termoli e presidente della provincia di Campobasso, Francesco Roberti appoggiato dal centrodestra e Azione-Italia Viva e il civico Emilio Izzo. Forza Italia - che aveva il presidente uscente Donato Toma e ora schiera Roberti - punta a conquistare un risultato che certifichi il radicamento nella regione. «Siamo arrivati al rush finale. Sono certo che Francesco Roberti coglierà il successo che merita» dice Maurizio Gasparri. «Ha dimostrato sul campo la sua capacità e solidità. La coalizione è arrivata unita a questo appuntamento, anche con l'apporto di liste civiche. Ho incontrato tanti esponenti del territorio e delle categorie. Il traguardo è alla nostra portata».

Antonio Tajani, che è stato più volte in Molise, aveva ricordato quanto Silvio Berlusconi avesse «amato questa terra fino alla fine. Due giorni prima di mancare, aveva chiesto di fare un'intervista con la stampa molisana per ribadire il suo impegno e l'attaccamento a questa regione come ha dimostrato quando è stata colpita dalle gravi calamità naturali». Il riferimento è alla tragedia di San Giuliano di Puglia che il leader del centrodestra seguì in maniera costante, con dolore e partecipazione.

Il coordinatore di Forza Italia vuole iniziare a pesare la forza del partito e non nasconde l'obiettivo di perseguire da oggi ai prossimi mesi una grande mobilitazione nel nome del Cavaliere. L'ambizione è quella di consolidare nel tempo quel 10% di consenso che oggi i sondaggi assegnano a Forza Italia sull'onda emotiva della scomparsa di Berlusconi. Per farlo è necessario ripartire dal legame con i ceti produttivi, declinando gli ideali liberali in battaglie concrete. Ieri ad esempio il ministro dell'Università Anna Maria Bernini ha ricordato il lavoro del suo dicastero per arrivare a «un aumento progressivo e compatibile con i fabbisogni del numero degli iscritti al corso di Medicina e Chirurgia, nella misura del 30%. Quindi ci saranno progressivamente 30 mila iscritti in più rispetto a oggi». Un primo antidoto contro il deficit di turnover e la carenza di personale medico di cui soffre il nostro Paese.

Sul fronte della cronaca ieri Firenze è stata teatro di un brutto episodio con insulti, minacce e anche una bestemmia contro la memoria di Silvio Berlusconi sulle vetrine delle sedi di Lega e Forza Italia. Un atto vandalico che assume anche i contorni dell'intimidazione, poiché strettamente legato alla campagna del Carroccio contro le occupazioni abusive in città. Su una delle vetrine imbrattate è stata tracciata una croce rossa sulla locandina dell'iniziativa. Contro Berlusconi invece la scritta «È morto», seguita da una bestemmia. «Vandalizzare la sede di un partito, insultare un morto e gioire per la sua scomparsa bestemmiando. Come si può serbare così tanto odio?» si chiede Tajani.

Licia Ronzulli, invece, con amarezza sottolinea come «l'odio e l'intolleranza continuino a non conoscere confini e non ci sia rispetto neanche per la morte».

«Ancora una volta, la terza nel giro di 8 mesi, la sede della Lega di Firenze è stata fatta oggetto di vandalismi» dicono dal Carroccio, «intolleranza e inciviltà non ci fermeranno».

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