Prof presa a sassate dai suoi alunni. "Tanto abbiamo meno di 14 anni"

Valditara: "Approveremo velocemente la legge sulla condotta"

Prof presa a sassate dai suoi alunni. "Tanto abbiamo meno di 14 anni"
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Non era uno scherzo di carnevale, ma un agguato in piena regola. A Parma una professoressa delle scuole medie è stata prima offesa, poi pedinata, quindi oggetto di lancio di sassi da parte di due suoi allievi che non hanno nemmeno 14 anni. E non era nemmeno la prima volta che i toni si scaldavano: per questo la donna ha deciso di denunciare. E' accaduto una decina di giorni fa, in un tranquillo quartiere poco fuori dal centro della città. La donna di mezza età, insegna materie umanistiche, una delle sue classi contiene, indubbiamente, qualche «elemento» più «caldo» di altri. Ma si sa: la preadolescenza. Insulti, parole grosse, epiteti ed apprezzamenti «Tanto non ci potete fare niente perché siamo under 14» il mantra della spavalderia. La prof era già stata apostrofata con poca eleganza dai suoi baby alunni. Lei ha sempre provato a riprenderli e a ricondurre tutto nella dialettica dei ruoli: la lavagna interattiva usata impropriamente, il cambio dell'ora non rispettato. Ogni sua parola non faceva che esacerbare i toni, fino a settimana scorsa quando due ragazzini, finita la scuola, hanno preso a seguirla, proseguendo anche fuori dalla classe con le loro «liturgie». Fino al gesto finale: uno dei due ha afferrato un sasso e lo ha lanciato verso la donna che è riuscita a sfiorarlo per un pelo. A quel punto la docente ha deciso, non solo di informare la scuola, ma anche di fare un esposto alla Questura di Parma che ora, trasmessi gli atti anche al tribunale dei Minori, dovrà indagare anche sull'eventuale responsabilità dei genitori, secondo il criterio della «colpa in educando», come riporta una nota del sindacato Gilda degli insegnanti che ha fatto quadrato intorno alla professoressa. «Speriamo che l'Ufficio scolastico regionale non faccia come negli altri casi» si legge nel documento. Il ministro più volte ha invitato le amministrazioni scolastiche a sostenere i docenti, anche dal punto di vista legale», prosegue la nota. Anche l'onorevole parmigiana Laura Cavandoli ha ribadito l'importanza di «coinvolgere istituzioni, scuole e famiglie». Lo stesso ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara è intervenuto, via social, stigmatizzando i fatti: «Bisogna fermare aggressività e violenza. Senza l'affermazione del principio di responsabilità, del rispetto delle regole e della autorità, rischiamo di scivolare verso la disgregazione della società civile» ha detto.

«Dobbiamo approvare rapidamente il disegno di legge sulla condotta: chi sbaglia deve essere sanzionato e messo di fronte alle proprie responsabilità». Dall'inizio dell'anno scolastico sono stati una trentina per un totale di +111% rispetto al 2023 - i gesti di violenza compiuti nei confronti di professori e presidi.

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