Tra un mese esatto gli italiani si recheranno alle urne per le elezioni politiche. In tutti i sondaggi la coalizione di centrodestra è avanti, e di molto, su quella di centrosinistra, sul Terzo polo e sul M5s. I dati fanno ben sperare Berlusconi, Meloni e Salvini. Nelle ultime ore un’altra iniezioni di fiducia per il centrodestra arriva da Lorenzo Pregliasco, esperto sondaggista di YouTrend, che intervenendo nella serata di nel programma La Corsa al voto, su La7, ha parlato delle ultime rilevazioni spiegando, inoltre, quali saranno gli scenari per il prossimo futuro.
Pregliasco ha evidenziato che il divario tra il centrodestra e il centrosinistra è ormai incolmabile. Secondo l’esperto tra le due coalizioni ci sarebbe una distanza di ben 20 punti percentuali a favore del centrodestra che arriva, come dato medio, al 47-48%.
Una vera débâcle per la coalizione, tutt’altro che omogenea, guidata da Letta. Quest’ultimo non solo ha dovuto affrontare problemi di non poco conto legati alla compilazione delle liste elettorali ma due giorni fa si è visto fortemente criticato, a suon di fischi, per le sue posizioni sull’aumento dell’obbligo scolastico dal pubblico del Meeting di Rimini. Il segretario del Pd, in enorme difficoltà, vede la sconfitta e, ormai come d’abitudine, non perde occasione di attaccare la Meloni. Ma la mossa non pare portare vantaggi al centrosinistra.
Giorgia Meloni ha tutte le carte in mano
I sondaggi, come dicevamo, premiano il centrodestra. Ma c'è un altro elemento da sottolineare che riguarda la partita negli "uninominali". Pregliasco è stato chiaro: "Con queste cifre il centrodestra può prendersi buona parte dei collegi, quasi tutti. Il divario delle due coalizioni si fa sentire molto poi nell'uninominale e dunque il centrodestra potrebbe avere gioco facile".
Il sondaggista di Youtrend ha parlato anche di Giorgia Meloni: "In questo momento, secondo le rilevazioni, ha le carte in mano e in questi casi l'unico rischio è quello di sbagliare la giocata". Tutto è possibile ma, secondo l’esperto, questo pericolo non esiste. Anche perché la leader di FdI sta tenendo un profilo basso, forte delle rilevazioni che la danno in testa davanti al Pd. Una strada che sta premiando il partito e, di conseguenza, l’intera coalizione. Quest’ultima, infatti, è in crescita. Forza Italia è stimata intorno all’11% mentre la Lega sarebbe al 15.
La partita appare già decisa. La sinistra trema perché vede profilarsi all’orizzonte una sconfitta cha sa di batosta clamorosa. È presto dire cosa accadrà a partire dal 26 settembre.
Ma l’affermazione di Giuseppe Conte, poi rimangiata dallo stesso ex premier, su una futura nuova alleanza tra M5s e Pd lascia presagire che le forze progressiste possano ricucire. Una ipotesi. Se avvenisse davvero, il riavvicinamento avrebbe il sapore di una grande ammucchiata. Forse buona per i progressisti per il presente. Ma difficilmente avrebbe futuro.
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