"Pronto uno scandalo sessuale per cacciare Marino"

Luxuria lancia la bomba in aria. Dal Pd al Vaticano: ecco chi voleva far fuori Marino

"Pronto uno scandalo sessuale per cacciare Marino"

"Non mi meraviglierei se qualcuno avesse avuto già pronto anche uno scandalo sessuale per mandare via Marino". A lanciare la bomba, questa volta, è Vladimir Luxuria che, intervenndo questa mattina su Radio Cusano Campus, commenta le vicende che hanno portato alle dimissioni di Ignazio Marino. "Per molti, forse, Marino è troppo onesto - commenta Luxuria - ha scoperchiato qualche pentola era scomodo ai palazzinari, ai mafiosi, al malaffare".

Per Luxuria c'è qualcuno che vuole fare la cresta su appalti e su gare varie: "Non è un caso se Mafia Capitale, che Marino ha combattuto, aveva messo d’accordo destra e sinistra. Sono molto confusa e vorrei capire qualcosa in più perché sento puzza di bruciato e non ho cucinato io". Secondo l'ex parlamentare, il sindaco di Roma sarebbe stato cucinato a fuoco lento: "Nessuno l’ha mai digerito. A partire dal Partito democratico, che avrebbe preferito Gentiloni o Sassoli. Non è stato digerito dalle lobbies, non è stato digerito dai lavoratori assunti per parentele o raccomandazioni dalla precedente giunta Alemanno, non lo digeriscono i ristoratori per la storia dei tavolini selvaggi e i commercianti, per la pedonalizzazione di alcune zone di Roma".

Anche la Chiesa, per Luxuria, avrebbe fatto la sua parte. "Ho capito subito che quando hanno indetto il Giubileo a Roma un sindaco con queste posizioni laiche sulle unioni civili e il testamento biologico sicuramente non sarebbe stato ben visto - tuona - Roma è una città simbolo per il Vaticano, la trascrizione dei matrimoni con persone dello stesso sesso non è stato mai digerito. Pensateci: il Papa ha una buona parola per tutti, anche per Fidel Castro, tranne che per Marino".

Quindi torna sui ristoratori: "Quello del girarrosto ha una memoria pazzesca, si ricorda esattamente chi ci è andato a mangiare nel 2013. Se c’è peculato che peculato sia, ma prima la Panda Rossa, poi il viaggio a Philadelphia, poi la questione degli scontrini".

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