L'attuale stato di emergenza terminerà tra due settimane, il prossimo 15 ottobre, ma pare che il presidente del Consiglio sia pronto a prolungarlo fino al prossimo 31 gennaio. È quanto ha detto Giuseppe Conte qualche giorno fa, dichiarando di voler andare il Parlamento per chiederne l'estensione per altri tre mesi. Una decisione che non piace all'opposizione, di cui si è fatto portavoce Matteo Salvini, che ha chiesto un confronto aperto al Premier.
"Andremo in Parlamento a chiedere la proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio", ha detto Giuseppe Conte a Caserta, dopo la visita a una scuola media della città. Il 31 gennaio non è una data qualsiasi ma è una proroga che andrebbe a scadere a un anno esatto dalla promulgazione del primo stato di emergenza per Covid. Pare che la decisione di prolungarlo "per non andare in ordine sparso" sia arrivata dal Cts. Il premier ha evidenziato l'importanza di eventuali lockdown regionali se la situazione Covid dovesse precipitare, escludendo al momento l'ipotesi di un lockdown nazionale.
"Venga in parlamento e racconti, non sui giornali. Ci spieghi quello che vuole fare, noi non sappiamo nulla. Non c’è un confronto sulle tasse, sulla scuola e sulle pensioni... Nulla, scappano e litigano", ha dichiarato Matteo Salvini da San Giovanni La Punta in provincia di Catania, dove si trova in questi giorni in attesa del processo del prossimo 3 ottobre. Il leader della Lega è molto duro nei confonti del Governo: "L’unica cosa su cui si mettono d’accordo è la legge elettorale, che penso sia l’ultima delle priorità di questo Paese".
La richiesta di Matteo Salvini di un confronto in Parlamento in merito alla proroga dello stato di emergenza, per fornire delucidazioni in merito, è legittima viste le implicazioni. I contagi nel Paese stanno registrando ancora aumenti, che si sono fatti più consistenti nelle ultime 24 ore ma la situazione del Paese è ancora sotto controllo.
I ricoveri in ospedale e quelli in terapia intensiva non sono ai livelli di marzo, quando le strutture sanitarie erano al collasso. A oggi sono circa 200 i letti di terapia intensiva occupati dai pazienti Covid, numeri che il sistema sanitario nazionale, al momento, è in grado di gestire facilmente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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