La Procura di Milano ha chiesto di archiviare la posizione di Silvio Berlusconi nell'inchiesta in cui era accusato di appropriazione indebita e frode fiscale in relazione a 'Publitalia '80', la concessionaria di pubblicità riconducibile a Mediaset. I pm Giordano Baggio e Mauro Clerici contestavano al leader di Forza Italia di aver "assicurato" la "corresponsione da parte di Publitalia" di "un vitalizio" per un totale di oltre 12 milioni di euro a due suoi vecchi amici, Alberto Bianchi, amministratore di una società di intermediazione pubblicitaria, e Romano Luzi, titolare di un'altra società, con un presunto giro di false fatture.
I fatti risalgono a un periodo compreso tra il 2009 e il 2013.
L'indagine ruota attorno alla lunga amicizia tra l'attuale leader di Forza Italia e Alberto Maria Salvatore Bianchi, indagato come amministratore della New Publigest, società d'intermediazione pubblicitaria che - tra il 2009 e il 2013 - avrebbe emesso fatture per oltre 6,6 milioni di euro a carico di Publitalia '80 basate, a dire dell'accusa su operazioni inesistenti, ma che sono state pagate regolarmente dalla concessionaria di pubblicità del gruppo Mediaset. Tra i beneficiari dei pagamenti anche l'imprenditore Romano Luzi, il quale avrebbe ricevuto 5,8 milioni di euro per fatture emesse in relazione a operazioni inesistenti.
A dare il via ai pagamenti sarebbe stato l'ex premier in nome dei "rapporti personali" coi due amici. Dalle indagini dei magistrati, chiuse lo scorso gennaio, non sarebbero emerse responsabilità penali per Berlusconi, che non aveva ruoli in Publitalia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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