È arrivato in perfetto orario al Palazzo d'Europa, sede del Consiglio europeo a Strasburgo. A mezzogiorno, il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella ha cominciato il suo intervento, dopo essere stato accolto dal presidente dell'assemblea parlamentare, Tini Kox, e dal segretario generale, Marija Pejčinović. Il discorso, come era prevedibile, è stato incentrato soprattutto sulla guerra in Ucraina. “La comunità internazionale – ha affermato Mattarella – dovrebbe riuscire a ottenere il cessate il fuoco e ripartire con la costruzione di un quadro internazionale rispettoso e condiviso che conduca alla pace”. Per il presidente della Repubblica, iniziative come quella promossa dal Liechtenstein e da altri quindici Paesi, per evitare la paralisi del Consiglio di sicurezza dell'Onu, vanno prese in seria considerazione.
Mattarella ha sottolineato, poi, che “Vladimir Putin si è posto fuori dalle regole”, auspicando maggiore unità in Europa. “L'aggressione della Russia – ha continuato il presidente – sollecita ancor di più la spinta all'unità dei Paesi e popoli europei che credono nella pace, nella democrazia, nel rispetto del diritto internazionale e nello Stato di diritto. Per l'Ucraina il modello sia Helsinki non Jalta”. La strada da percorrere resta quella della cooperazione e del ricorso alle istituzioni multilaterali, secondo il Capo di Stato L’obiettivo è scongiurare il pericolo del moltiplicarsi di avventure belliche di cui, l'esperienza insegna, sarebbe poi difficile contenere i confini. Mattarella ha anche rivendicato il ruolo “da protagonista” svolto dall’Italia per quanto riguarda le sanzioni comminate alla Russia.
“Siamo pronti a deciderne altre senza alcuna esitazione”, ha aggiunto, in risposta a una precisa domanda sull’argomento, assicurando il pieno sostegno italiano a tutte le possibili operazioni di negoziato, anche se non è apparso molto ottimista. “Speriamo si aprano – ha dichiarato – cosa fin qui non avvenuta, spiragli di disponibilità dalla federazione russa, nel rispetto della sovranità dell'indipendenza e dell'integrità dell'Ucraina”.
Tra gli altri argomenti affrontati, la pandemia da Covid-19, che ha costretto gli intervenuti al dibattito a indossare ancora la mascherina. “Abbiamo vissuto una lunga fase di difficoltà – ha ricordato Mattarella – con momenti drammatici. Il virus non è ancora debellato, ma abbiamo imparato a combatterlo. Desidero, in questa sede, rendere omaggio a tutti coloro che, a costo di rischi personali, hanno contribuito a conseguire i risultati di cui oggi ci possiamo giovare. Una volta di più abbiamo avuto conferma di quanto valga la cooperazione internazionale”.
Il presidente ha elogiato i cittadini italiani, i quali hanno seguito pedissequamente le prescrizioni del governo.
“Se oggi possiamo sperare che il peggio sia ormai alle nostre spalle – ha concluso Mattarella –è grazie al civismo dei nostri concittadini, al loro senso di responsabilità, alla loro collaborazione nelle misure di attenuazione della diffusione del virus e nel garantire il successo delle campagne vaccinali. Senza il loro contributo non sarebbe stato possibile sconfiggere, oltre al Covid-19, il pernicioso virus della disinformazione e della sfiducia nella scienza”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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