Quando l'M5s esaltava l'Ufficio per il Bilancio

L'Ufficio parlamentare per il Bilancio è il nuovo nemico del Movimento Cinque Stelle. Dopo il "no" sulla nota di aggiornamento del Def i grillini si sono scatenati. E di fatto i Cinque Stelle attaccano soprattutto i componenti dell'Upb che secondo i pentastellati risponderebbero ancora alla maggioranza precedente. In un post su Facebook del Movimento si legge: "Ricordiamo bene chi ha nominato Giuseppe Pisauro, Alberto Zanardi e Chiara Goretti, rispettivamente Presidente e consiglieri dell'Ufficio Parlamentare di Bilancio, organismo teoricamente indipendente che valuta le previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica del governo. Furono Pietro Grasso e Laura Boldrini nell'aprile 2014, durante il governo Renzi. Cosa potevamo aspettarci da un organismo che risponde ancora ad una ex maggioranza oggi ridotta a rabbiosa opposizione?".

Ma in realtà solo qualche tempo fa proprio l'Uffico parlamentare per il Bilancio era un punto di riferimento proprio per i pentastellati. Nel 2016 la situazione era più o meno la stessa. L'Upb aveva bocciato il Def varato da Padoan mettendo in discussione le stime per la crescita riferite all'anno 2017. Il sottosegretario all'Economia, Laura Castelli, a quel tempo parlamentare d'opposizione con i 5 Stelle, aveva affermato: "Elsa Fornero torna a tuonare contro il governo e soprattutto contro la riforma delle pensioni che potrebbe introdurre nel nostro sistema la quota 100". Non proprio lo stesso parere espresso oggi dai 5 Stelle. Ma non finisce qui. Anche la grillina Barbara Lezzi sosteneva le scelte dell'Ufficio parlamentare al Bilancio. E l'occasione è sempre la stessa: la bocciatura del Def di Padoan. "Da Renzi 'mister zero virgola' e dal soldatino Padoan un grande bluff.

Ai nostri no provvidenziali - dicev la senatrice Barbara Lezzi - la maggioranza ha sempre risposto sventolando i pareri dell'Upb. Ora però l'Ubp si può tranquillamente ignorare, bypassare". A quanto pare adesso la musica è cambiata.