I carabinieri sono arrivati questa mattina, entrando negli uffici comunali per una serie di perquisizioni a Quarto, nel napoletano, dove da giorni si dibatte per un caso di presunti condizionamenti della camorra sulle elezioni amministrative, qui vinte dal Movimento 5 Stelle.
Gli uomini dell'arma non si sono limitati all'edificio municipale, ma sono entrati anche in caso del sindaco, Rosa Capuozzo e del capogruppo grillino Alessandro Nicolais. Nessuno dei due è al momento indagato e non è finora emersa alcune compromissione con i camorristi.
Ieri la donna ha incontrato gli assessori della giunta e i consiglieri comunali di maggioranza. Un faccia a faccia informale per parlare di una richiesta arrivata dai vertici del Movimento perché la Capuozzo lasciasse il suo posto. Una sorta di licenziamento da parte di Grillo, a cui finora la donna ha risposto picche. Una decisione su cui in giornata potrebbe arrivare una risposta definitiva.
Intanto si accumulano le ombre sul "direttorio" 5 Stelle e in particolare su Luigi Di Maio. Sono accusati di avere gestito male la situazione, muovendosi troppo tardi e pretendendo le dimissioni del sindaco soltanto a cose ormai fatte. "È lui il responsabile degli enti locali - rimarca un senatore - ed è riuscito a trasformare un Comune di 5.000 abitanti nella nostra Stalingrado, un disastro".
Intanto il presidente dell'Anac, Raffaele Cantone, ha difeso il Comune, che sostiene abbia "agito correttamente" sulla vicenda dell'appalto per la manutenzione della
rete fognaria e aggiunto di non sapere di "altri appalti" su cui stia lavorando l'Anticorruzione. E il pm Henry John Woodcock aggiunge però che il sindaco ha "tenuto una condotta poco lineare e sicuramente da approfondire".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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