Quasi 43 miliardi sono "invisibili" al fisco

C'è un esercito, soprattutto di stranieri, che vale oltre 77 miliardi (in nero)

Quasi 43 miliardi sono "invisibili" al fisco

Quello delle badanti e delle colf è un esercito silenzioso che popola le nostre case. Persone che incontriamo ogni giorno, fanno compagnia ai nostri anziani e ci aiutano nei compiti che non saremmo in grado di svolgere da soli. Nel complesso, i lavoratori domestici assunti nelle italiche case, stando agli ultimi numeri diffusi a giugno dall'Inps (che si riferiscono al 2017), ammontano a 864.526, con un decremento dell'uno per cento rispetto ai 866.747 mila del 2016. Nonostante il progressivo invecchiamento della popolazione, Tito Boeri, a Radio 24 segnalava una diminuzione del numero delle badanti e delle colf iscritte alla gestione separata Inps. E i numeri mostrano questo calo: la più ampia diminuzione si è registrata nel 2014 rispetto al 2013 (-5,2%) e nel 2013 rispetto al 2012 (-5,1%). Un dato confermato nell'allarme diffuso dalla Comunità Sant'Egidio: «Servono 50mila visti per motivi di lavoro per assistenti familiari, di cui c'è molto bisogno».

Chiaramente, però, i dati tralasciano una parte importante di questa fetta di lavoratori: i l sommerso, le posizioni non conteggiate dalle statistiche, coloro che stanno ai confini del lavoro irregolare o che operano senza contratto. Secondo la Cgia di Mestre, nella news diffusa il 7 luglio, in Italia, sono 3,3 milioni di «lavoratori invisibili», che sottraggono al fisco 42,6 miliardi di euro. Nei numeri della Cgia sono presenti diverse categorie di lavoratori, non solo quelli domestici: anche persone che lavorano nelle campagne e nelle aziende. Questi lavoratori sconosciuti all'Inps, all'Inail e al Fisco, genererebbero 77,3 miliardi di fatturato in nero all'anno.

Quanto alle badanti regolari, invece, ci possono essere diversi tipi di contratto: si suddividono in base al fatto che la badante viva o meno nell'abitazione del datore di lavoro. In media, secondo Assindatacolf, l'associazione nazionale dei datori di lavoro domestico, i costi per una badante sono molto elevati: «16mila euro è quanto spende in un anno una famiglia per una badante a tempo pieno». Ma le famiglie faticano a spendere soldi per le badanti e adesso, come denuncia Assindatacolf, le nuove regole del decreto Dignità potrebbero portare ad aumenti negli oneri contributivi (+0,5%) per ogni rinnovo dei contratti a termine. Il che equivarrebbe a un aumento di 160 euro all'anno per le famiglie che assumono badanti, colf e babysitter.

Ma come sono, in dettaglio, i numeri dei lavoratori domestici? Sempre secondo i dati Inps 2017, in Lombardia si registra il più alto numero di lavoratori domestici, con il 18,1%. A seguire, Lazio (14,9%), Emilia Romagna (8,8%) e Toscana (8,6%). Ed è, di fatto, in queste regioni che si concentrano più della metà di tutti i lavoratori domestici. La maggior parte è di sesso femminile: le donne sono l'88,3%, gli uomini solo l'11,7%.

La maggior parte di questi lavoratori è straniera: l'Europa dell'Est è la zona da cui proviene quasi la metà di lavoratori stranieri (43,8%). I badanti, nel 2017 sono 393.478, le colf 469.922 (54,4%).

La maggior parte di questi lavoratori è rappresentata dalla categoria colf e si tratta di persone italiane o straniere. La tipologia badante, invece, è composta da persone che provengono principalmente dall'Europa dell'Est o dall'Asia. Quanto all'età, la maggior parte si colloca tra i 45 e i 54 anni.

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