Quegli angeli del fango tutti pala e griffe

Quegli angeli del fango tutti pala e griffe

L'angelo del fango che si rivolge a Beppe Grillo dicendogli: Io fango, tu fangulo . Come accade spesso, una vignetta (nella fattispecie quella di Vauro sul Fatto Quotidiano ) risulta più efficace dei tanti editoriali tracimanti melassa che si sono abbattuti (e continueranno ad abbattersi) sulla «meglio gioventù» spalatrice di Genova: Severgnini sul Corriere ha scritto addirittura di «bionde trecce sporche di melma», mentre Adriano Sofri su Repubblica celebrava le «vanghe precarie». Gli unici a prenderli in giro sono stati Mario Giordano e Filippo Facci, lanciando l'allarme sulla «nuova alluvione, quella della retorica»; un flusso di buonismo, impetuoso almeno quanto le acque incazzate del torrente Bisagno. E chissà cosa succederà ora con il lancio della linea di abbigliamento Fango Style , ispirata agli angeli del fango che desiderano sì spalare, ma con un occhio attento al glamour che fa tendenza. A differenza dei loro coetanei dell'alluvione di Firenze del '66, gli angeli di Genova risultano decisamente più modaioli. Tanto da elaborare griffe che trasformano il fango in un «logo» per aiutare la città a risollevarsi. Magliette, pantaloni e scarpe «macchiate» sono già in vendita in vari punti della città e il ricavato andrà ai più bisognosi. Come già accadde per l'alluvione del 2011 con le t-shirt della linea Non c'è fango che tenga . Ma ieri come oggi lo «stormo degli angeli spalanti» resta - suo malgrado - funzionale a coprire le colpe dei veri responsabili. Ed è proprio questo il senso dell'installazione che sarà esposta nello stand della Galleria Memoli di Milano, ospite di Immagina , la storica mostra mercato dedicata all'arte moderna e contemporanea in programma a Reggio Emilia il 25 e 26 ottobre.

Ginger, lo street artist autore dell'opera «Dichiarazione di guerra», ha inserito in una cassetta le icone di due generazioni di angeli: quelli di Firenze del '66 e i loro collegi genovesi di oggi; i primi rappresentati da rudi abiti proletari, i secondi da una griffatissima sniker . Appena macchiata da uno schizzo di fango. La guerra tra essere e apparire continua.

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