Giorgetti ai ministri: "Tagliate le spese o farò io la parte del cattivo"

Per il titolare dell'Economia: "La manovra dovrà agevolare le famiglie con figli"

Giorgetti ai ministri: "Tagliate le spese o farò io la parte del cattivo"
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Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha lanciato un appello ai colleghi di governo affinché individuino e propongano tagli alle spese ritenute inutili nei rispettivi ministeri. Intervenendo alla Festa dell’Ottimismo organizzata da Il Foglio, Giorgetti ha sottolineato la necessità di sacrifici, specificando che, in assenza di proposte concrete, sarà lui stesso a intervenire con misure più drastiche: “Il ministro dell’Economia dovrà fare la parte del cattivo”, ha affermato. Il Ministro Salvini, dopo le dichiarazioni di Giorgetti, ha ribattuto: "Sta per cominciare la sessione bilancio. Oggi incontro Giorgetti per difendere il mio budget che poi è anche il vostro". Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, intervenendo all'Assemblea dell'Anci Lombardia, ha poi specificato: "Quando si parla di trasporto pubblico locale, di infrastrutture e trasporti è una cosa che riguarda i cittadini".

Le parole di Giorgetti

"La manovra dovrà agevolare le famiglie con figli, perché affrontano spese maggiori di quelle che non hanno figli. Quello da cui bisogna partire è che chi ha figli in età giovane o scolare sostiene più spese. Queste spese meritano un trattamento migliore. Spero che martedì un segnale in questa direzione riusciremo a darlo", ha dichiarato Giorgetti. Il tema della spending review era già emerso nel Consiglio dei ministri del 2 ottobre, dove la premier Giorgia Meloni e Giorgetti avevano esortato i titolari dei dicasteri a procedere con tagli alle uscite superflue. In caso contrario, il ministro ha avvertito che si dovrà ricorrere a “tagli lineari”, un’azione che si rende sempre più urgente per rispettare i nuovi parametri del Patto di stabilità europeo, a pochi giorni dalla definizione finale della manovra.

Spending review

In questo contesto, il Documento Programmatico di Bilancio (DPB), da presentare a Bruxelles entro il 15 ottobre, richiede al governo di reperire circa 25 miliardi per finanziare misure espansive. I ministeri saranno chiamati a dare un contributo significativo, con tagli complessivi di 4 miliardi previsti per il 2025, di cui 3 miliardi sugli stanziamenti di bilancio e 1 miliardo sui residui passivi. Questi tagli diventeranno più incisivi negli anni successivi. Anche gli enti territoriali, come Regioni e Comuni, subiranno riduzioni, con una diminuzione di circa 600 milioni nel 2025 e una cifra maggiore, intorno a 1,5 miliardi, nel 2026. In ogni caso, per le Regioni, i sacrifici saranno in parte compensati da un aumento dei fondi destinati alla sanità.

Imprese e persone fisiche

In questo frangente Ministro, intervenendo durante l’iniziativa di Fratelli d’Italia “Far crescere insieme l’Italia”, ha rassicurato che le persone fisiche e le imprese non hanno niente da temere rispetto alla nuova manovra finanziaria, descrivendola come equilibrata. Giorgetti ha precisato che i sacrifici necessari per mantenere questo equilibrio verranno richiesti soprattutto ai Ministeri e agli enti pubblici, che saranno oggetto di una spending review significativa.

Il Ministro ha parlato di “tagli importanti” a queste strutture, commentando con una nota ironica “se nessuno si offende”, alludendo alla consapevolezza che tali decisioni potrebbero non essere accolte positivamente da tutti i soggetti coinvolti.

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