Quell'arcivescovo che vuole un partito "alternativo" a Salvini

L'arcivescovo Perego, della diocesi di Ferrara, ha parlato della necessità di costruire un'alternativa politica partendo dai volontari dell'immigrazione. Ma l'eccleasistico ha anche attaccato la Bossi-Fini e il centrodestra. Galeazzo Bignami, deputato di Forza Italia, ha risposto citando il cardinale Biffi

Quell'arcivescovo che vuole un partito "alternativo" a Salvini

Un "progetto politico alternativo che parta dalle sei milioni di persone che in Italia operano nel volontariato". "Soprattutto - ha aggiunto l'arcivescovo di Ferrara, monsignor Perego - sul tema dell'immigrazione".

Dove "alternativo" pare proprio essere riferito alla Lega di Matteo Salvini o, comunque, alla visione del mondo espressa dalle cosiddette formazioni populiste.

Sta fascendo discutere la proposta dell'ecclesiastico, che è stata avanzata con un'intervista rilasciata al Corriere di Bologna. L'onorevole Galezzo Bignami, deputato di Forza Italia, ha già risposto alle considerazioni di Perego attraverso un post su Facebook: "Al Sig. Perego che fa il politico e anche l’Arcivescovo di Ferrara e che critica le proposte del centro destra sull’immigrazione auspicando il solito, disastroso e ipocrita 'volemose bene, accogliamoli tutti', rammento le parole del Cardinale Biffi...".

La riflessione di Bignami prosegue con una citazione del porporato conservatore, scomparso ormai tre anni fa, nella quale viene evidenziato come, in termini d'immigrazione e a "parità di condizioni", andrebbero preferite "le popolazioni cattoliche o almeno cristiane". "Da cattolico - conclude Bignami - rimango disorientato da messaggi così superficiali come quello di Perego".

Sì perché Perego, tra le altre affermazioni riportate, non ha esistato ad attaccare la Bossi-Fini, caposaldo del secondo governo di centrodestra per la gestione dei fenomeni migratori: "Viviamo in un Paese - ha detto l'arcivescovo - dove da ormai 15 anni esiste una legge che si chiama Bossi-Fini, una legge fatta dalla destra e dunque anche dalla Lega che ha reso ingovernabile il problema dell’immigrazione. Dunque chi oggi è al governo ha creato il problema e non serve adesso gridare o fare affermazioni contrarie ai principi costituzionali".

Biffi - aveva scandito Perego nel corso dell'intervista - ha affrontato il tema dell'immigrazione nel 2000, quindi in tempi ben distanti da quelli che stiamo vivendo. Ma le sue affermazioni restano "realistiche". Così come quelle dell'attuale arcivescovo di Bologna, monsignor Zuppi, della cui figura si sta parlando in questi giorni per il confronto sui migranti con il sottosegretario Borgonzoni. Quello in cui l'esponente della Lega è andata via prima a causa di un treno da dover prendere.

Uno

dei vescovi cattolici, gli stessi che hanno ricevuto da poco una missiva in cui gli viene chiesto di prendere una posizione definitiva sul "dilagare della xenofobia", ha proposto di declinare l'impegno dei tanti volontari in un progetto politico concreto. Un partito "alternativo", che per ora non esisterebbe.

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