"La soluzione può essere vicina". Matteo Salvini, a pomeriggio inoltrato, sembrava aver tirato fuori il coniglio dal cilindro. Secondo quanto riportato dal Foglio, il leader della Lega avrebbe incontrato il costituzionalista Sabino Cassese nella sua casa ai Parioli.
Fonti interne al Carroccio, però, smentiscono che tale incontro sia avvenuto. Il mistero sarà presto svelato perché Salvini ha convocato una urgente riunione congiunta con deputati e senatori per le 19 e si è reso disponibile a incontrare, il segretario del Partito democratico Enrico Letta. Evidentemente Cassese, ex ministro della Funzione pubblica nel governo Ciampi ed ex giudice emerito della Corte costituzionale, potrebbe essere il jolly bipartisan su cui i due leader stanno ragionando.
Di certo non è un nome gradito al leader del M5S dato che, nel luglio 2020, Cassese in un'editoriale sul Corriere e poi in un'intervista al Riformista, aveva paragonato l'allora premier Conte all'autocrate ungherese Viktor Orbán bocciando il primo rinnovo dello stato d'emergenza per il Covid. Nel commento sul quotidiano milanese, intitolato “L’eccezione non è la regola”, esordiva scrivendo che “perchè venga prorogato uno stato di emergenza, non basta che vi sia la previsione o il timore di un evento calamitoso.
Occorre che vi sia una condizione attuale di emergenza”. La proroga, sosteneva, “è inopportuna perché il diritto eccezionale non può diventare la regola”. E concludeva: “Non dimentichiamo che Viktor Orbán cominciò la sua carriera politica su posizioni liberali”.
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