Braccio di ferro senza fine tra l'Europa e l'Italia. Le minacce avanzate dal governo sui fondi Ue ha agitato e non poco le acque a Bruxelles. Sia Di Maio che Salvini hanno parlato di una riduzione dei fondi erogati dall'Italia a Bruxelles in caso di una mancata discussione sull'emergenza sbarchi come accaduto sul caso della nave Diciotti. Da Bruxelles arriva però una reazione dura. A parlare è il commissario al Bilancio Ghuenter Oettinger: "La cifra di 20 miliardi che alcuni esponenti del governo indicano come contributo dell’Italia al bilancio dell’Unione Europea è una farsa", ha affermato in un'intervista a Politico.eu. Il commissario tedesco di fatto smonta la linea del governo e parla di altre cifre: "Non sono 20 miliardi di euro l’anno. L’Italia contribuisce con 14, 15, 16 miliardi in un anno. Se si tiene in conto ciò che ottiene dal bilancio Ue, il risultato è un contributo netto di 3 miliardi l’anno".
Insomma da Bruxelles arriva una risposta dura alla minaccia italiana di porre un veto sul bilancio pluriennale che va dal 2012 al 2027. "Prendiamo nota di questo, ma non abbiamo intenzione di reagire su base quotidiana. Se lo facessimo, avremmo molto lavoro da fare", ha aggiunto il commissario. Poi Oettinger rivendica il lavoro della Commissione sulla gestione dell'emergenza immigrazione e respinge le accuse che sono arrivate dal governo italiano: "La Commissione fa tutto ciò che può in termini di strumenti, risorse e denaro per sostenere l’Italia e deve essere considerata un partner dal governo di Roma". Ma a quanto pare il fronte con l'Ue ormai è aperto.
E a soffiare sul fuoco arriva anche il governo di Berlino con le parole del portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert che segue la linea di Oettinger: "Il finanziamento del bilancio europeo è stato ratificato nei Trattati europei, e vale per tutti".
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