Per il racket dei parcheggi perquisita anche la casa del cognato di Maldini

Il fratello, Mauro Russo, socio di Vieri, avrebbe corrotto Palmeri sui posti auto

Immagine d'archivio
Immagine d'archivio
00:00 00:00

Il cognato di Paolo Maldini e un suo socio, oltre che di Christian Vieri: continuano gli intrecci fra persone e affari, emersi dall'inchiesta che due giorni fa ha portato in carcere i direttivi delle Curve di Milan e Inter.

I nomi dei fratelli Aldo e Mauro Russo, il primo cognato di Maldini e il secondo socio in affari dello stesso storico capitano del Milan e di Vieri, figurano nell'elenco delle circa 50 persone perquisite durante il blitz di polizia e Guardia di finanza. Mauro Russo, secondo quanto si apprende, è indagato, il fratello Aldo no. Come si legge nella richiesta di misura cautelare dei pm Paolo Storari e Sara Ombra, in larga parte accolta dal gip Domenico Santoro, Mauro Russo avrebbe corrotto in concorso con l'imprenditore Gherardo Zaccagni (ai domiciliari) nell'ambito degli affari sui parcheggi intorno a San Siro, Manfredi Palmeri, esponente della società «M.I. Stadio srl» e consigliere regionale di centrodestra, ora indagato. I fratelli Russo sono stati perquisiti presso le loro abitazioni milanesi, rispettivamente in zona Dateo e Bande Nere. Mauro Russo è ancora oggi amministratore unico della società Go Old 50 srl (800mila euro di ricavi nel 2023) partecipata da lui stesso con Vieri e Maldini e altri soci. Nel capitolo dell'ordinanza che parla dell'assegnazione della gestione dei posteggi a Kiss&Fly, che ha posti auto sia nei sotterranei sia nelle aree limitrofe al Meazza, l'attività investigativa «ha certificato che per quanto concerne l'assegnazione da parte del Milan era intervenuto Aldo Russo forte della parentela con l'allora dirigente Paolo Maldini - ne aveva sposato la sorella -, che gli aveva consentito di avvicinarsi a molti dirigenti di quella squadra».

Ma il business parcheggi faceva gola anche sul versante nerazzurro. «Tu con Marotta hai confidenza? Fi... se ho confidenza!»: a parlare del presidente dell'Inter nelle intercettazioni, il 26 giugno 2023, sono uno dei leader della Curva Nord, Giuseppe Caminiti (in carcere) e il suo collaboratore Daniele «Lele» Bizzozzero, 74enne di Seveso in Brianza con precedenti per associazione di stampo mafioso e altri reati. Discutono appunto dei posteggi allo stadio. Vorrebbero piazzare una «loro» società, la concessionaria Pegaso di Luigi Mendolicchio per dividersi i proventi. Caminiti: «Parla con... tu con Marotta, hai confidenza?» Bizzozzero: «Fi... se ho confidenza, un po' meno con il figlio perché l'ho mandato a fa...» C.

: «Prova a chiamarlo e prova a dirgli a Marotta ma ascoltami ma io con la storia dei parcheggi che c'ho la società, di qua e di là, ma posso io intervenire in senso con la mia società» B.: «No, con la società di un amico, perché sa che ho avuto i miei problemi...».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica